Perchè la crisi | Page 12

9 “Perché la crisi” bancari, ci si rende conto che l'avvenire di miliardi di persone è nelle mani di pochi individui, i quali ragionano solo ed esclusivamente in funzione dei propri interessi (questo spiega l‟additata “disumanità” mostrata nei confronti della Grecia). Questo è il risultato più diabolico della cosiddetta globalizzazione, appunto. In tale scenario potrebbe perfino apparire come superato, oramai, l'interesse di forti centri di potere ad eliminare l‟eventualità che l'euro divenga una moneta concorrente al dollaro USA nelle transazioni internazionali! Anzi, in simile situazione, gli Stati Uniti, in specie le sue banche, hanno trovato appetitoso l‟odierno mercato europeo!... servito su un piatto d‟argento dai nostri politici ed eminenti professori-universitari, specialisti in materia, dicono… La globalizzazione è, quindi, l‟antitesi del sistema sul quale fino ad ora la nostra economia s‟è basata: è il nuovo liberismo che non ha niente a che vedere con i principi di Smith (il libero mercato, la specializzazione economica tra le diverse nazioni, ecc….). Anzi, è proprio la negazione del libero mercato, in quanto tende a condizionarlo, a viziarlo. E pensare che in tutti gli Stati sono state approntate leggi specifiche contro monopoli e concentrazioni varie! – (14). E da quanto scritto si comprende come sia stata svuotata e resa inutile ogni azione economica keynesiana (intervento dello Stato nell‟economia al fine di garantire la “piena occupazione”): anzi, come abbiamo già ipotizzato, ogni immissione di risorse finanziarie da parte dello Stato (es.: lavori pubblici, incentivi, ecc.), per sorreggere o spronare l‟economia, oggi rischia di aumentare “l‟esportazione” di ricchezza nazionale (15), perdita definitiva senza acquisire 14 E ironia della sorte! il nostro Presidente Del Consiglio è stato a lungo proprio Commissario Europeo Per La Concorrenza (1999-2004) e, prima, Commissario Europeo Per Il Mercato Interno (1995-1999). Senz‟alcuna malignità, consideriamo, pertanto, il curriculum del Presidente Del Consiglio Dei Ministri, Senatore Mario Monti. Lasciano riflettere alcune informazioni: Presidente del gruppo di consulenti economici (Business and Economics Advisors Group) dell‟Atlantic Council (scopo: promuovere la leadership americana), consulente (2005-2011: international advisor, membro del Research Advisory Council) della Goldman Sachs (la banca americana che ha orchestrato il dramma della Grecia – la forte esposizione greca è cominciata nei 2001: e fino al 2004 Monti è stato Commissario Europeo Per La Concorrenza!), consulente (membro del “Senio European Advisory Council”) della Moody‟s (l‟agenzia americana di rating che con i suoi giudizi ha contribuito non poco a creare “maremoto” attorno all‟Italia… finché Berlusconi non si è dimesso e Monti non è stato insediato al suo posto…). Presidente europeo della Commissione Trilaterale e membro del comitato direttivo del Gruppo Bilderberg [da questi ultimi due incarichi si è formalmente dimesso a seguito del suo nuovo ruolo di Presidente del Consiglio dei Ministri, anche se di fatto pare che ne resti membro, leggendosi negli atti ufficiali della Commissione Trilaterale: “President of the Council of Ministers, Italy; former President, Bocconi University, Milan; former Member of the European Commission (Competition Policy and Internal Market); Honorary President, BRUEGEL, Brussels; former European Chairman, Trilateral Commission”; degli altri non sappiamo]. 15 Il “salvataggio” da parte dell‟Europa della Grecia, in quest‟ottica, può essere interpretato come una “furbata” da parte delle banche creditrici per fare pagare alla collettività europea le Nino Marchese