TECNOLOGIA |
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per le nuove tipologie di veicoli di categoria M2, M3, N2 ed N3( autobus, camion eccetera);
• 1 ° luglio 2030: nuovo standard per veicoli di categoria M1 e N1 prodotti in piccola serie;
• 1 ° luglio 2031: nuovo standard per veicoli di categoria M2, M3, N2 ed N3 prodotti in piccola serie.
È importante sottolineare che queste date riguardano l’ obbligo di omologazione dei nuovi modelli secondo la Euro 7. La commercializzazione e l’ immatricolazione di veicoli Euro 6 saranno consentite per un periodo successivo, ma le scadenze precise per la vendita dei veicoli in stock non sono ancora state definite in modo definitivo per i mezzi pesanti, anche se per le auto si parla di 30 mesi dopo l’ entrata in vigore per le nuove immatricolazioni.
UN APPROCCIO PIÙ OLISTICO E SEVERO La normativa Euro 7 non è semplicemente un’ evoluzione incrementale della Euro 6, ma introduce un approccio più olistico e severo al controllo delle emissioni. Le modifiche introdotte da Euro 7 per i veicoli pesanti( categoria N2 e N3) sono significative seppure mantengono gli stessi limiti dell’ ultima evoluzione dell’ Euro 6( de-
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nominata Euro 6e) e toccano diversi aspetti. Analizziamo le principali novità e differenze: 1. ampliamento delle condizioni di test e misurazione delle emissioni. Sebbene i limiti per alcuni inquinanti tradizionali( come NOx e PM) non siano drasticamente ridotti rispetto a Euro 6 per i test di laboratorio, Euro 7 introduce limiti più stringenti in un ventaglio più ampio di condizioni operative reali( Real Driving Emissions-R- DE). Questo significa che i veicoli dovranno mantenere basse emissioni in una gamma più estesa di carichi, temperature, altitudini e stili di guida;
• temperature più estreme: le emissioni verranno misurate a temperature ambiente più basse( fino a-10 ° C) e più alte( fino a + 45 ° C), così da rispecchiare le reali condizioni di utilizzo in diverse stagioni e climi;
• guida in città, su autostrada e con carichi pesanti: i test terranno conto di una varietà di profili di guida, includendo anche la guida con rimorchio o a pieno carico, situazione comune per i veicoli pesanti;
• monitoraggio delle emissioni per l’ intera vita utile del veicolo: viene introdotto un concetto di durabilità delle emissioni. I veicoli dovranno mantenere i loro standard di emissione per un periodo di tempo e
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chilometraggio significativamente più lungo rispetto all’ Euro 6( fino a 15 anni od 800.000 km per i mezzi pesanti), garantendo così un’ ecosostenibilità più duratura; 2. norme più rigorose per tutte le emissioni e nuovi inquinanti. Sebbene i limiti per ossidi di azoto( NOx) e particolato( PM) siano già bassi con Euro 6, Euro 7 mira a consolidarli e, in alcuni casi, a introdurre limiti ancora più stringenti per tutti i veicoli, indipendentemente dal tipo di alimentazione( benzina, diesel, gas). La vera novità è l’ introduzione di limiti per nuovi inquinanti e per le emissioni non di scarico, rappresentando una importante innovazione per il settore dei veicoli pesanti, dove il peso e le sollecitazioni meccaniche possono contribuire significativamente a queste emissioni:
• freni e pneumatici: per la prima volta, la normativa Euro 7 intende regolamentare le emissioni di particolato derivanti dall’ usura dei freni e dei pneumatici;
• formaldeide, ammoniaca e protossido di azoto: si parla di introdurre possibili limiti anche per questi inquinanti, prima non strettamente regolamentati.
3. Diagnostica di Bordo( OBD) avanzata Il sistema OBD diventerà molto più sofisticato e preciso, in grado non solo
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