TECNOLOGIA
di rilevare malfunzionamenti, ma monitorerà costantemente le emissioni reali del veicolo e la loro conformità ai limiti per tutta la vita utile del mezzo. Questo significa:
• monitoraggio in tempo reale: l’ OBD verificherà che i sistemi di controllo delle emissioni funzionino correttamente e non si degradino nel tempo;
• accesso ai dati per le autorità: i dati sulle emissioni potrebbero essere accessibili in remoto o durante i controlli periodici, garantendo una maggiore trasparenza e conformità;
• durabilità dei sistemi di controllo delle emissioni: Euro 7 introduce requisiti di durabilità più stringenti per i sistemi di controllo delle emissioni che dovranno mantenere la loro efficacia per un periodo di tempo e un chilometraggio maggiori rispetto a quanto richiesto da Euro 6;
• cicli di prova aggiornati: i cicli di prova di laboratorio saranno aggiornati per riflettere meglio le condizioni di guida reali e includere scenari più impegnativi per i veicoli pesanti. 4. Focus su efficienza e digitalizzazione Euro 7 pone maggiore attenzione all’ impatto ambientale complessivo del veicolo durante il suo intero ciclo di vita, promuovendo tecnologie che ottimizzano il consumo di carburante e l’ efficienza complessiva del motore spesso tramite una maggiore digitalizzazione e connettività del veicolo.
IL PENSIERO DEGLI OPERATORI E DEI COSTRUTTORI A proposito di Euro 7 gli operatori del settore, inclusi i costruttori di veicoli pesanti, hanno manifestato dubbi riguardo alle tempistiche e alla fattibilità tecnica. L’ ACEA, ad esempio, ha espresso preoccupazioni riguardo alla tempistica di implementazione e ai costi di sviluppo e produzione delle nuove tecnologie richieste da Euro 7, sottolineando la necessità di un approccio tecnologicamente fattibile ed economicamente sostenibile. Si teme, infatti, che lo sviluppo dell’ Euro 7 possa distogliere risorse dall’ investimento in veicoli a zero emissioni( elettrici e a idrogeno). Gran parte degli investimenti in ricerca e sviluppo si sta concentrando sui veicoli elettrici a batteria( BEV) e a celle a combustibile( FCEV) a idrogeno, visti come il futuro del trasporto pesante a zero emissioni. La Euro 7, pur ambiziosa, di contro è ancora una normativa relativa a motori a combustione interna. Inoltre, la gestione delle emissioni non di scarico( freni e pneumatici) rappresenta una sfida completamente nuova, mai affrontata prima d’ ora e richiederà ingenti investimenti in materiali e design che si rifletteranno sui costi di produzione e, dunque, con un probabile impatto per i consumatori. La maggiore complessità tecnica dei veicoli Euro 7 richiederà personale tecnico specializzato in grado di gestire manutenzioni, riparazioni e garantire il corretto funzionamento dei sofisticati sistemi di controllo. Sarà indispensabile, inoltre, investire in nuove attrezzature diagnostiche e strumenti specifici per la manutenzione dei complessi sistemi Euro 7, inclusi quelli per freni e pneumatici. La Euro 7 è una normativa“ ponte”, necessaria per i veicoli che continueranno a utilizzare motori a combustione interna nel prossimo decennio senza perdere di vista l’ obiettivo finale, ovvero la decarbonizzazione completa.
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