PARTS Maggio 2025 | Page 140

Primo piano

L’ aftermarket va sul full-synthetic

una scelta pratica oggi appare anacronistica: l’ evoluzione tecnologica dei motori, le normative sulle emissioni e le richieste dei costruttori impongono soluzioni molto più performanti. E ora, anche in Italia, si volta finalmente pagina: dopo anni di inerzia anche le officine italiane sembrano avere compiuto il salto di qualità, abbandonando progressivamente i lubrificanti semisintetici in favore di oli full synthetic a bassa viscosità e ad alta efficienza.
Lubrificanti: sempre più officine italiane ed europee scelgono i full synthetic. Approfondiamo l’ argomento con Andrea Giglio, Sales Manager Lubricants di CDR
a cura della redazione

Per decenni, il lubrificante 10W-40 semisintetico è stato il protagonista indiscusso nei cambi olio delle officine italiane. Economico, facilmente reperibile e ritenuto“ universale”, ha rappresentato per anni una soluzione comoda per i professionisti dell’ autoriparazione. Ma ciò che è stato a lungo

Il caso Italia: un ritardo culturale e tecnico
In Italia, il passaggio dal semisintetico al sintetico è stato più lento rispetto ad altri Paesi europei. Molte officine indipendenti hanno continuato a utilizzare il 10W-40 ben oltre la sua reale idoneità tecnica, spesso ignorando le raccomandazioni dei costruttori di veicoli. Una scelta dovuta talvolta a motivazioni economiche, altre volte alla mancanza di formazione o più semplicemente all’ abitudine consolidata di considerare l’ olio come una“ materia prima generica”. Questo atteggiamento ha portato per anni all’ impiego di lubrificanti non idonei, con possibili conseguenze su consumi, emissioni e usura del motore. Negli ultimi 3-4 anni, però, si è finalmente assistito a una svolta. Grazie alla maggiore disponibilità di informazioni tecniche, a programmi di formazione mirati e a una crescente consapevolezza tra i professionisti del settore anche le officine italiane stanno aggiornando le proprie scelte in fatto di lubrificazione. Oggi il 10W-40 è in netto calo, sostituito sempre più frequentemente da viscosità come 5W-30, 0W-30 e 0W-20, in linea con le specifiche OEM.
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