PARTS Luglio/Agosto2025 | Page 77

Management sta vivendo un periodo di eccezionale benessere dettato dall’ egemonia americana, che all’ indomani della Seconda Guerra Mondiale ha imposto la sua Pax proteggendo tutto il mondo occidentale dalle numerose guerre che invece nei secoli hanno devastato il Vecchio Continente. Sperare che il mondo diventi un luogo totalmente pacifico non è però altro che una pericolosa illusione e il bel testo di Manlio Graziano è un efficace strumento che smentisce le teorie di un raggiunto e oramai ineluttabile mondialismo pacifico. Nonostante i numerosi tentativi di boicottare la Pax Americana da parte di chi, tra l’ altro, ne trae più beneficio e cioè l’ Europa, fortunatamente essa resiste e appare sempre più come la più efficace assicurazione del nostro benessere. Disordine mondiale è quindi un testo sinceramente onesto che porge al lettore un’ analisi acuta e ben documentata della situazione che il mondo sta attraversando, senza illusioni né demagogia. Manlio Graziano:“ Disordine mondiale”, Mondadori
Nella trappola delle illusioni
Il secondo volume che vi consiglio è un volume-intervista di grande scorrevolezza pur trattando temi fondamentali dei tempi che corrono. Franco Bernabè è certamente un manager di gran mestiere che racconta la sua lucida visione di ciò che è scaturito dal dissolvimento dell’ Unione Sovietica, all’ idea che l’ Occidente avesse vinto su tutti i fronti e di come invece questa vittoria si è rivelata l’ inizio della sua perdita di centralità storica. È quella dell’ autore una disamina netta, consapevole, molto probabilmente sperimentata sulla sua propria pelle in decenni di lavoro in grandi corporation. Ne esce un quadro preoccupante in cui l’ assenza di leadership soprattutto europea rimarca gli errori e l’ inadeguatezza delle scelte molte delle quali scaturite solo per questioni elettorali senza tenere conto veramente delle conseguenze socioeconomiche che esse avrebbero generato. Forse si riuscirà ancora a recuperare le posizioni perdute a patto di non ripetere gli errori già compiuti. Un’ analisi a 360 gradi delle cose del mondo fatta con equilibrio e intelligenza. Franco Bernabè:“ In trappola”, Solferino
Il tragico errore della mente contemporanea
La storia non è mai un’ autostrada ma una via tortuosa e imprevedibile. L’ illusione, come abbiamo visto nel paragrafo precedente, che potesse esistere un mondo ideale fatto di concordia e pace è stata il più grande abbaglio che gli statisti soprattutto europei hanno preso dalla caduta del muro di Berlino. L’ assenza di una cultura umanistica che poteva dotare i leader di una mente tragica congiuntamente all’ assenza di vere e proprie difficoltà, è secondo Robert D. Kaplan la principale causa di comportamenti inefficaci ed inconsapevoli che hanno portato l’ Occidente sul bordo pericolosissimo della sconfitta.
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