MERCATO
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Presenza imponente degli OEM cinesi al Shanghai Auto Show 2025, con oltre 100 brand che hanno mostrato le ultime innovazioni e i prodotti più recenti
ceramici, bande in carbonio e spoiler, che sembrano strizzare l’ occhio a un pubblico europeo e americano.
COME RISPONDONO I COSTRUTTORI OCCIDENTALI? Questo cambio di rotta ha spinto anche i costruttori occidentali a rivedere le proprie strategie: per restare rilevanti in Cina, il mercato più grande al mondo e ormai epicentro dell’ innovazione, appare infatti indispensabile produrre“ in Cina per la Cina”. L’ esempio più eclatante viene da Audi, il cui appeal si è dovuto scontrare con un forte calo di vendite. La Casa dei Quattro Anelli ha così portato a Shanghai non solo gli ultimi modelli, ma anche il nuovo marchio sviluppato con Saic con il brand A-U-D-I scritto in lettere concepito esclusivamente per il mercato cinese. Il primo modello, A5 Sportback S, è una coupé prodotta da Saic e dotata di più schermi a bordo e accorgimenti digitali, basandosi su una piattaforma tecnologica che la Casa tedesca definisce“ AI-powered connectivity fits chinese lifestyle”. Analogamente, il Gruppo Volkswagen ha svelato tre varianti“ Design in Wolfsburg, Made in China” della famiglia ID: Evo, Aura e Vera, tutte caratterizzate da dettagli come il logo retroilluminato multicolore e un design pensato appositamente per la clientela locale. Come evidenziato da AlixPartners, in un mercato dove la competizione è feroce i costruttori occidentali hanno davanti tre opzioni principali: accettare la progressiva riduzione di quote e margini, creare entità cinesi con ampi poteri decisionali autonome oppure lanciare nuovi brand o joint venture specifiche.
L’ EXPORT CORRE: I DAZI NON LO FERMERANNO Il rapporto di AlixPartners rileva che