Management vrapproduzione interna sta costringendo il Governo comunista a spingere il consumo di merci autoctone piuttosto che di quelle importate . C ’ è solo da meravigliarsi di come eminenti professori e manager europei non abbiano capito la vera natura del Paese asiatico , credendo di potere allargare all ’ infinito il mercato premium di importazione della Cina . Non è forse nozione comune che il vero Paese protezionista è quello cinese , dove da sempre i dazi e le barriere all ’ entrata sono stati robusti e trasversali su ogni produzione estera ? I governi europei al contrario , per contenere l ’ inflazione e le emissioni di anidride
carbonica , hanno sempre lasciato libera l ’ importazione creando i presupposti per un impoverimento industriale e dei lavoratori del nostro continente . Non vi è dubbio che lo spostamento a destra delle preferenze degli elettori europei derivi proprio dai risultati di queste politiche attuate negli ultimi due decenni , che se non verranno modificate urgentemente provocheranno il collasso economico e sociale dell ’ Unione .
I dazi di Trump e i costi europei
Sfatiamo un mito : i dazi del 20 % minacciati da Trump verso i prodotti europei non sono altro che un ribilanciamento della svalutazione dell ’ euro nei confronti del dollaro . Nel giugno del 2021 un dollaro valeva 1,22 euro mentre oggi vale 1,04 e cioè il 15 % in meno . Vale a dire che rispetto a tre anni fa cambierebbe poco , anche perché è atteso un ulteriore deprezzamento della nostra moneta come conseguenza della debolezza dell ’ economia continentale . L ’ Europa ha quindi una sola missione da compiere : recuperare competitività se vuole ancora esistere sui mercati internazionali . L ’ incremento dei costi industriali , a parte quelli disastrosi energetici dovuti al Green Deal di cui in passato abbiamo già lungamente scritto , è di varia e trasversale natura . Fare impresa in Europa è divenuto molto difficile ; la complessità è principalmente causata dai tanti aspetti legislativi che ostacolano volutamente le attività produttive in ogni settore . Sebbene sia evidente a tutti la penosa situazione all ’ interno dei palazzi di Bruxelles , resistono ancora grossi e potenti baluardi ideologici che impediscono alle aziende europee di competere ad armi pari sui mercati internazionali . Con l ’ avvento della nuova amministrazione americana credo che non avremo sconti , né li avremo in misura ancora maggiore dal Governo comunista cinese . In conclusione , si può affermare che l ’ Europa sta vivendo parecchio al di sopra i propri mezzi e senza una precisa meta a cui approdare Senza azioni forti , concrete e urgenti , l ’ U- nione finirà come un vaso di coccio in mezzo a due vasi di bronzo . La sensazione è che invece a Bruxelles viga uno stato confusionale molto accentuato : senza alcun leader all ’ altezza della situazione ma con molte comparse insignificanti , e ciò fa tanto ricordare quel genio di Flaiano che anni fa ebbe cinicamente a scrivere : “… sono un pugno di uomini indecisi a tutto ”.
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