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PREZZO DELL ’ ELETTRICITÀ per l ’ industria (€/ MWh )
UE Cina USA
240 200
+ 158 %
160 120 80 fonte SkyTg 24
40 0
2019 2020 2021 2022 2023
vengono nei tempi dovuti e soprattutto nelle modalità consone e auspicabili , ma con l ’ elezione di Trump alla presidenza degli Stati Uniti non vi è dubbio che siamo stati messi di fronte ad un cambiamento così decisivo che l ’ Europa non può esimersi dal prenderne atto con realismo . Quali saranno gli effetti di questa svolta e più ancora quali i risultati non è facile prevederlo , ma sicuramente tra le tante intenzioni proclamate dalla futura amministrazione Trump ( di cui non si può non tenere conto ), ci sono la sburocratizzazione dell ’ apparato federale , la liberalizzazione dell ’ economia che rispetto a quella europea è già enormemente meno legata da vincoli e orpelli , la difesa della produzione interna e soprattutto un approccio molto aggressivo nei confronti dell ’ espansionismo commerciale cinese , tutte questioni che risultano in netto contrasto con le politiche dell ’ Unione Europea dell ’ ultimo decennio .
L ’ Europa perduta patria
Tra le due potenze maggiori che compongono l ’ Occidente , Europa e Stati Uniti , la prima è senza possibilità di equivoci quella in più gravi difficoltà sia ad affrontare i propri problemi interni sia a fronteggiare la nuova amministrazione americana , che come detto sembra volere velocizzare il passo verso un nuovo paradigma socioeconomico . Non vi è alcun dubbio che se l ’ Unione Europea ha speso gli ultimi tre lustri a legiferare contro sé stessa tra un ’ immensa quanto inutile burocrazia e un ’ autopunizione delle proprie capacità energetiche , negli Stati Uniti è prevalsa la volontà di spingere crescita e competitività tanto è che dall ’ i- nizio del millennio il loro PIL è incrementato il doppio rispetto a quello dell ’ Europa comunitaria e oggi possono vantare una superiorità sia economica che tecnologica senza paragoni . Per fare un esempio molto concreto dell ’ i- nefficienza dell ’ Unione Europea , si può citare il fatto che dopo 150 giorni dalle elezioni di giugno non ha ancora insediato il proprio governo e per quel poco che si è capito , la maggioranza a Bruxelles si reggerà su assetti variabili a seconda delle eventualità contingenti , mentre l ’ amministrazione americana a meno di un mese dalle consultazioni ha già la squadra di governo pronta con un fronte compatto tra Congresso , Senato e Corte Suprema . Da aggiungere si potrebbe inoltre affermare che la narrazione ideologica europea sul net-zero si sta rivelando un disastro ( annunciato ) su tutti i fronti : la scarsità energetica che l ’ Unione si è autoinflitta ha portato il costo dell ’ energia al 158 % in più rispetto a USA e Cina ( grafico qui sopra ), mentre la dipendenza da Pechino dalle tanto agognate fonti rinnovabili è da considerarsi totale dato che la Cina con il 94 % del mercato mondiale ha in pugno la produzione di pannelli fotovoltaici , pale eoliche e batterie per auto elettriche ( grafico nella pagina accanto ). La politica dell ’ Unione Europea per questo e molto altro , senza un sostanziale cambio di rotta , giungerebbe a preoccupante disaccoppiamento industriale e strategico con Washington che mai è avvenuto dalla fine della Seconda guerra mondiale , con le dovute conseguenze economiche che sarebbero inimmaginabili .
Il terzo incomodo : la Cina
Tra le svariate e fantasiose iniziative europee guidate dalla Germania , e per questo non dobbiamo sorprenderci se i tedeschi sono in ginocchio , c ’ è il tentativo di accoppiare la propria economia con quella di Pechino . L ’ illusione che la Cina potesse avere bisogno dei prodotti europei e fosse un canale di sbocco per le merci europee è stata non solo smentita dai fatti ma è da considerarsi risibile . La Cina è a tutti gli effetti un vero Paese sovranista che predilige consumare i propri prodotti soprattutto da quando la crisi economica dettata da una gigantesca so-
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