PARTS Aprile 2025 | Page 68

L ogistica

riparazione o la sostituzione di componenti e subcomponenti usurati od obsoleti. Le parti soggette a degrado che influenzano le prestazioni o la vita prevista dell’ insieme vengono infatti sostituite con elementi nuovi. Il Remanufacturing differisce dagli altri processi di recupero del prodotto per la sua completezza: un dispositivo Reman dovrebbe, per il cliente acquirente, soddisfare le stesse aspettative rispetto a un dispositivo nuovo. La rifabbricazione di parti usate richiede molta meno energia rispetto a quella necessaria per realizzare pezzi nuovi, consentendo ai produttori la possibilità di tagliare costi di rifornimento e di produzione: un motore Reman, per esempio, richiede l’ 85 % dell’ energia rispetto a quella per fabbricare un nuovo motore. Non solo: per il cliente finale un pezzo di ricambio rigenerato costa circa dal 30 al 40 % in meno rispetto a quello nuovo e ha la stessa garanzia di due anni. L’ utilizzo di parti di ricambio rilavorate protegge inoltre l’ ambiente limitando le emissioni di CO 2
. Si possono, infatti, risparmiare quantità notevoli di metalli e di CO 2 equivalente( CO 2
e) che all’ incirca corrispondono allo stesso quantitativo che sarebbe stato generato producendo nuove parti di metallo da zero. Per assorbire questo volume di emissioni servirebbero milioni di alberi di faggio ogni anno.
Sostenibilità economica
Oltre che per le ragioni ambientali appena descritte, la pratica del Remanufacturing costituisce una soluzione importante anche per garantire la sostenibilità di un componente da un punto di vista economico e produttivo durante il suo intero ciclo di vita, permettendo all’ azienda di rispettare gli impegni commerciali presi nei confronti dei suoi clienti. Infatti, un componente che un produttore sviluppa per una Casa automobilistica deve essere fornito al cliente durante due fasi principali( Figura 1):
• per la produzione in serie di veicoli, il cui ciclo di vita dura tipicamente tra i 3 e i 10 anni per le autovetture, fino a 30 anni per applicazioni nei veicoli commerciali come camion, autobus, macchine agricole e macchinari per l’ edilizia;
• per il servizio post serie; giunti alla data del fine serie, l’ End of Series Production
( EOS), il produttore ha un periodo di obbligo assistenziale chiamato Delivery Obligation Period( DOP) in cui è tenuto a fornire parti di ricambio originali per un minimo di 7-10 anni. Confrontando le due fasi appena descritte, è possibile dedurre alcuni aspetti importanti:
• nella maggior parte dei casi, la fase del Delivery Obligation Period( DOP) è più lunga di quella della produzione in serie;
• la domanda per il servizio post serie OES è significativamente inferiore(-90 / 98 %) rispetto ai volumi della produzione di serie OE;
• in alcuni casi, i produttori sono obbligati a garantire la disponibilità del prodotto e quindi assicurare la fornitura delle materie prime e la produzione per un periodo anche superiore ai 40 anni.
Riflettendo su questi elementi è possibile immaginare le potenziali sfide che si celano dietro il servizio di post vendita dell’ OES:
• i costi di produzione dei componenti aumentano notevolmente a causa della forte riduzione del volume della domanda, a cui si aggiungono le voci di costo legate al sottoutilizzo e all’ invecchiamento delle attrezzature di produzione oltre ai problemi di approvvigionamento dei subcomponenti e delle materie prime;
• alcune parti e materie prime potrebbero diventare non disponibili;
• i tempi di consegna aumentano a causa della domanda irregolare e delle piccole dimensioni dei lotti che influenzano la pianificazione della produzione;
• le quantità minime d’ ordine( MOQ) di 1 pezzo diventano un fattore problematico da gestire per l’ azienda, poiché in fase di lavorazione deve essere prodotto un lotto e le scorte possono generare rimanenze con la conseguenza di potenziali rischi di rottamazione.
Per queste ragioni, ogni nuovo prodotto ha bisogno di un’ analisi approfondita di ciò che deve essere fatto per assicurare il servizio post serie e la disponibilità delle parti per l’ intero ciclo di vita. È dunque vitale per il successo del Product Life Cycle Management( PLCM) delle parti commercializzate verificare che:
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