Mercato incremento più marcato, + 8,5 %, dei componenti destinati a carrozzeria e abitacolo( che però avevano chiuso il 2023 a + 10,4 %), seguiti dal + 6,3 % di quelli elettrici ed elettronici(+ 8,3 % nel 2023) e dal + 5,6 % dei componenti motore(+ 13,9 % nel 2023). Più contenuta la crescita dei ricambi undercar, + 2 % dopo il + 28,3 % del 2023 e per i materiali di consumo che si fermano al + 0,5 %( avevano chiuso il 2023 a + 5,7 %).
Il contesto generale
Nel 2024, sempre secondo i dati dell’ Anfia, il mercato delle auto nuove ha registrato 1,56 milioni di immatricolazioni, facendo segnare un calo dello 0,5 % rispetto al 2023 e con volumi ancora molto lontani dai livelli pre-pandemia
(-18,7 % rispetto al 2019). In questo scenario, le vetture ibride( mild e full hybrid) hanno guadagnato terreno(+ 10,1 % con una quota di mercato che si attesta al 40 %), mentre i modelli con alimentazione diesel hanno subito un calo significativo(-21,4 % e una quota del 13,8 %) e quelli a benzina crescono dell’ 1,9 %( market share del 29,2 %). Anche il mercato delle auto elettriche( BEV e PHEV) ha mostrato segnali di difficoltà, con una contrazione del 12,9 % e una quota del 7,5 %( in calo di 1,1 punti percentuali rispetto al cumulato annuo del 2023). Il segmento delle auto usate, invece, risulta in netta controtendenza e ha chiuso l’ anno con un aumento del 6,5 % rispetto al 2023, confermando la tendenza a prolungare la vita utile dei veicoli.
AUTOMOTIVE UE: L’ ALLARME DI ANFIA SUL FUTURO
Anfia ha espresso forte preoccupazione per le prime indicazioni del piano d’ azione UE per l’ automotive. Secondo l’ associazione, il documento preliminare della Commissione Europea ignora alcune misure essenziali per garantire la competitività del settore in Europa. Tra le richieste avanzate da Anfia figurano:
• una revisione del percorso di transizione alla decarbonizzazione basata sulla neutralità tecnologica;
• il riconoscimento dei carburanti a basso impatto ambientale come alternativa complementare all’ elettrificazione;
• un piano di ricerca europeo dedicato allo sviluppo di nuove tecnologie per batterie e soluzioni energetiche sostenibili;
• ridurre il divario tra il costo dell’ energia della filiera italiana e quella dei concorrenti internazionali;
• una maggiore semplificazione normativa per evitare un eccesso di regolamentazione rispetto ai mercati concorrenti;
• adottare misure di politica commerciale che evitino distorsioni o ritorsioni da parte di altri Paesi.
Anfia chiede un confronto aperto con le istituzioni europee per individuare soluzioni che consentano alla filiera automotive di affrontare la transizione senza perdere competitività e mettere a rischio migliaia di posti di lavoro. Nel frattempo, la Commissione Europea sembra pronta a una piccola apertura e ha annunciato un emendamento al regolamento sui target di CO 2 di auto e veicoli commerciali, per consentire ai produttori di auto di soddisfare gli obiettivi calcolando la media delle loro prestazioni su un periodo di 3 anni( 2025-2027) e non più anno per anno.
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