PARTS Aprile 2025 | Page 19

Mercato pione rappresentativo dei 315 operatori più importanti del settore. Il perimetro dell’ analisi ha coperto l’ intera gamma dei componenti, dai prodotti classici a quelli a più alto contenuto tecnologico: powertrain endotermico( motore, trasmissione, aspirazione, scarico e lubrificanti), carrozzeria e telaio( longheroni, tunnel centrale, freni, sospensioni, pneumatici e ruote), elettronica( centraline, attuatori, connettori, infotainment, illuminazione, sensori, avviamento, cablaggio), interni ed esterni( spoiler, finestrini, alzacristalli, console, montanti, isolamento acustico, sedute, imbottiture, pellame), minuterie( bulloni, dadi, rivetti, cuscinetti, flange, guarnizioni, molle, bobine, staffe, ganci e cerniere) sino al powertrain elettrico( motore elettrico, rotori / statori, avvolgimenti, inverter, converter, batterie, celle a combustibile). Ma veniamo al nocciolo della ricerca. Dopo un triennio di costante crescita, nel
2024 i fornitori hanno registrato un calo dei ricavi del 6 % e una riduzione del margine EBIT del 20 % rispetto all’ anno precedente. Segni meno dovuti principalmente alla costante flessione dei volumi relativi a vendita e produzione di veicoli in Europa, soprattutto in Italia, che ha toccato il punto più basso degli ultimi 25 anni. Una situazione che non sembra destinata a migliorare nel breve termine; anzi, gli analisti prefigurano che le attuali condizioni di criticità perdureranno nel 2025-2026, periodo durante il quale si prevede che la domanda di vetture nel Vecchio Continente scenderà ancora mediamente del 2,6 % rispetto al 2024. Oltretutto nessuno dei 10 modelli principali che saranno commercializzati nei prossimi due anni sarà prodotto in Italia, evidenziando un’ ulteriore perdita di competitività del nostro settore manifatturiero. Le più importanti fabbriche di Stellantis, infatti, hanno oramai“ preso

crisi e opportunità

il volo”, trasferite fuori dai nostri confini nazionali principalmente a Tychy, in Polonia, e in Serbia, dove viene prodotta la Grande Panda.
La componentistica automotive ha subito le conseguenze dell’ inflazione globale, con una difficoltà crescente a trasferire questi aumenti agli OEM
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