Pensare alle Grandi Sfide
sostenibilità, che sono ancora più evidenti nel mondo dell’emergenza. In
questo caso specifico l’impiego fa riferimento all’uso della manodopera
locale e all’autocostruibilità, il rischio deve essere minimizzato, di conseguenza
Per “grand challenge thinking” si intende lo spostamento di focus da domande
le imprese che operano sul mercato devono saper sostenere ricavi più bassi,
di mercato sì esistenti, ma originate dal sistema consumistico, verso problemi
il tempo è il fattore chiave per l’utilità del modulo di emergenza, il just-in-time
di ordine ambientale, sociale ed economico (in una parola di sostenibilità)
deve essere tarato in modo efficiente e deve sostenersi anche in caso di
molto più ampi e complessi.
interruzione delle forniture (a causa di assenza di budget o dell’interruzione
Il soddisfacimento di questo tipo di domanda ha infatti ricadute sociali molto
delle comunicazioni), la sostenibilità deve essere intesa come compresenza
più ampie dei precedenti, poiché mira ad aumentare la qualità della vita
dei fattori precedenti e di ecocompatibilità.
partendo dai bisogni di base non ancora soddisfatti, mentre il design ordinario
Il mondo pare dunque diviso in due parti: in una a grandi e gravi problemi di
parte da esigenze di mercato più contenute in termini di benessere effettivo
ordine sociale (abitazione, salute, educazione) corrispondono risorse
prodotto, o in taluni casi addirittura crea appositamente aspettativa riguardo
economiche nulle, nell’altra i bisogni sono creati dal mercato nella cosiddetta
al benessere stesso. Ora, è un concetto economico e sociale ormai assodato
“economia della felicità”.
il fatto che gran parte dell’insoddisfazione, e di conseguenza della non-
Risulta chiaro che un progetto di ricerca nell’ambito dei moduli di emergenza
felicità, nei paesi in cui la qualità della vita media è molto alta è dovuto
all’alba del 2012 sarebbe sconveniente facesse riferimento al vecchio
all’eccessiva aspettativa e alla crescita costante delle aspirazioni, unita al
paradigma dell’innovazione technology driven, sebbene l’utilizzo di tecnologie
fatto che l’essere umano tende a confrontare il proprio status di felicità o
innovative ma già sviluppate non sia da escludere.
infelicità non con chi vive una situazione peggiore, ma con chi al contrario ha
4.2
una qualità di vita maggiore7. L’utilità marginale ad ogni aumento del livello di
Innovate on the Cheap - Nuovi Principi di Innovazione
benessere inoltre tende a decrescere a causa del fenomeno psicologico
dell’adattamento edonico8. Il “lusso” inteso nel senso ampio del termine, cioè
L’innovazione nel mondo del modulo di emergenza, che abbiamo visto essere
l’insieme dei beni che non mirano al soddisfacimento di esigenze primarie,
architettura senza luogo, nonché oggetto di design particolare (vedi “Il
diventa quindi una mancata efficienza di produttività del sistema economico
modulo d’emergenza come prodotto di design”) dovrà quindi poggiare sui sei
mondiale9. Di conseguenza innovazioni che mirano ad un alto impatto,
principi base dell’innovazione sociale (abbreviazione con cui si individua tutto
tenendo conto anche della felicità conseguente all’innovazione stessa e non
l’insieme delle innovazioni che hanno, come requisito base, una forte impatto
unicamente del margine finanziario, dovranno rivolgersi necessariamente alle
sui problemi sociali): pensare alle grandi sfide sociali, ripensare l’oggetto,
grandi sfide che riguardano i bisogni primar i.
focalizzare l’ambito, pensare al ciclo di vita dell’oggetto, progettare il bricolage
7 Frey, 2002.
delle risorse, evitare la “super-funzionalità”.6
8 Frederich et al, 1999.
9 Frey, 2002.
6 Calderini, 2012.
69