ORE 12 ITALIA
facilmente rompersi , dando luogo a quadri acuti di insufficienze multi-organo , che mettono a rischio la sua stessa vita . È questo il tipo di paziente che più “ preoccupa ” il Medico di Pronto Soccorso . Un paziente difficile , che si presenta con sintomi “ atipici ”, in cui il confine tra patologia cronica e patologia acuta è indistinto . Un paziente “ instabile ” ed imprevedibile , in cui il quadro clinico varia rapidamente ed improvvisamente . Un paziente con grandi necessità assistenziali , spesso disabile e confuso , che tollera molto poco l ’ ambiente affollato e le lunghe attese del Pronto Soccorso , dove le sue condizioni rischiano di peggiorare . Dati nazionali recentemente esaminati nell ’ ambito di un apposito Gruppo Tecnico del Ministero della Salute ci dicono che il ricorso al Pronto Soccorso da parte di questi pazienti è quasi sempre giustificato . Nel 2015 , gli anziani con più di 65 anni rappresentavano “ appena ” il 20 % della popolazione generale , ma arrivavano a coprire fino al 60 % dei “ codici rossi ” di Pronto Soccorso , cioè le cosiddette urgenze gravi ed indifferibili . In altre parole , su 100 codici rossi di Pronto Soccorso , circa 60 erano persone anziane e solo 40 erano giovani-adulti .
Al contrario , su 100 “ codici bianchi ”, le patologie non gravi che potrebbero essere curate a casa , solo 20 erano anziani , mentre i restanti 80 erano giovani-adulti . Ancora , i ricoveri dal Pronto Soccorso in uno dei reparti ospedalieri di pazienti cui era stato assegnato un codice di gravità bassa ( bianco o verde ) erano molto più numerosi tra i giovani che tra gli anziani . In conclusione , gli anziani fanno ricorso al Pronto Soccorso per patologie in genere gravi , ed il loro ricovero , quando disposto dai Medici , è quasi sempre giustificato . In emergenza-urgenza , l ’ “ inappropriatezza ”, cioè il ricorso ingiustificato ed abusivo al ricovero ospedaliero , sembra essere più un problema dei giovani-adulti che dei vecchi . Possono le cure domiciliari e territoriali , quelle fornite fuori dall ’ Ospedale ( Medico di Medicina Generale , assistenza domiciliare , residenze per anziani ) ridurre il ricorso all ’ Ospedale delle persone anziane ? L ’ assistenza domiciliare e la disponibilità di posti letto residenziali possono soprattutto aiutare a decongestionare gli ospedali , facilitando la dimissione di pazienti stabilizzati ma ancora bisognosi di cure e di assistenza . Una migliore gestione continuativa delle patologie croniche può ridurre il rischio di alcune “ ri-
20