ORE 12 ITALIA acutizzazioni ” non gravi che possono essere curate anche fuori dall ’ Ospedale , per esempio in assistenza domiciliare , evitando qualche ospedalizzazione . L ’ assistenza domiciliare e residenziale è anche preziosa nella corretta gestione della “ terminalità ”, cioè le cure palliative degli ultimi istanti di vita . In quest ’ ottica , negli ultimi anni il mito del “ territorio ” ha indotto politici ed amministratori a spostare risorse economiche sul potenziamento delle cure territoriali con il risultato di un indubbia crescita delle cure extra-ospedaliere . In alcune Regioni si è arrivati a rispettabili cifre di circa 4 ultrasessantacinquenni su 100 assistiti a domicilio , mentre in altre Regioni l ’ assistenza territoriale è ancora insufficiente . Il rovescio della medaglia è stato , tuttavia , un progressivo taglio dei posti letto ospedalieri , proprio mentre cresceva la fascia di età , quella degli anziani “ fragili ”, più bisognosa di legittime cure ospedaliere . Il numero di 3.7 posti letto ospedalieri ogni 1000 abitanti ( 3 posti per acuti + 0.7 di lungodegenza e riabilitazione ), indicato per legge come standard ideale da raggiungere in Italia , è comunque tra i più bassi d ’ Europa ( la media nell ’ Europa dei 27 è di 5.2 per 1000 ). In alcune Regioni , soprattutto nel Sud , il numero programmato di posti letto ospedalieri è drammaticamente ancora al di sotto di tale modesto standard programmato dalla legge nazionale . L ’ Italia vive oggi , da questo punto di vista , una situazione simile a quella di Regno Unito ( 3 posti letto per 1000 ) e Spagna ( 2.7 per 1000 ). Proprio nel Regno Unito , negli ultimi tre anni , sono state sollevate forti perplessità sul fatto che il potenziamento del territorio possa risolvere l ’ affollamento degli Ospedali da parte di un numero crescente di pazienti anziani con quadri clinici complessi , gravi ed urgenti , che solo in Ospedale possono trovare un ’ adeguata risposta terapeutica . In un editoriale del 20 maggio 2013 sul British Medical Journal si sostiene che “ nelle ultime decadi vi è stata una importante riduzione dei posti letto per acuti . Ulteriori riduzioni nei posti letto nella vana speranza che aumentando i servizi territoriali si riducano i ricoveri potrebbe rivelarsi potenzialmente pericoloso per la cura dei pazienti ” . Nel 2014 ,
L ’ assistenza ai “ nuovi ” anziani deve camminare su due gambe : territorio e ospedale
un Editoriale del New England Journal of Medicine ha recentemente coniato il termine di “ hospital-dependent patient ” ( paziente dipendente dall ’ Ospedale ), per indicare il nuovo tipo di paziente anziano , spesso disabile ed affetto da numerose patologie croniche instabili . Al netto di una ottimale assistenza domiciliare e territoriale , questo paziente va comunque incontro a molteplici fasi di gravi riacutizzazioni che possono essere risolte solo in Ospedale . Come assistere l ’ anziano in Ospedale ? Ancora una volta , seri studi scientifici ci forniscono indicazioni importanti su cui modellare efficaci politiche sanitarie . I pazienti anziani assistiti in condizioni di emergenza in un reparto dedicato che lavora sulla base della Valutazione Multidimensionale Geriatrica ( reparti di Geriatria / Medicina Geriatrica ) vanno incontro ad un rischio minore di successivo trasferimento in strutture residenziali , di peggioramento della disabilità e di morte , rispetto ai pazienti anziani che invece vengono assistiti con il metodo tradizionale , basato sulle semplice cura della patologia ( British Medical Journal e Cochrane Collaboration 2011 ). Una evidenza che giustificherebbe , anche economicamente , una riconversione di risorse ospedaliere a vantaggio dei reparti di Geriatria ed , in generale , un cambiamento culturale-operativo nelle modalità di assistenza ospedaliera agli anziani . In Italia stiamo vivendo una straordinaria transizione demografica che porterà il numero di ultra-sessantacinquenni dagli attuali 12 milioni ai 18 milioni del 2050 . È necessario affrontare questa sfida con un approccio laico , empirico e razionale , senza affidarsi a facili ricette miracolistiche e superando la politica dei tagli indiscriminati . L ’ assistenza a questo nuovo tipo di paziente anziano deve camminare su due gambe , il Territorio ma anche l ’ Ospedale , puntando sulla sapiente integrazioni tra i due contesti .
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