OltrePistoia Ottobre 2013 | Page 54

sia un modo per affermare la presenza pistoiese nel mondo, anche perché quest’ attività in Giappone è l’attività culturale italiana più longeva là conosciuta ed è anche grazie a queste realtà straniere che la tradizione organistica pistoiese funziona ancora benissimo e sembra non conoscere crisi. Ricordiamo che per questi strumenti vengono, qui a Pistoia, non soltanto visitatori organisti ma anche persone estranee al settore, il che è da considerarsi un fenomeno notevole, sintomo dell’ alta considerazione di cui gode questa nostra tradizione all’estero. Ci sono visite in continuazione anche di olandesi, di svizzeri che vengono a Pistoia, a scapito di quanto si possa pensare, soprattutto grazie agli organi e questo i pistoiesi non lo sanno ma è così!

Quindi mi sembra di capire che gli organi, grazie alle attività didattiche da Lei organizzate nell’ambito della sua Accademia, vengono tuttora utilizzati attivamente, anche per le liturgie?

Qui è necessaria una premessa: Nel 2003, quando diventai parroco di Santo Spirito, la prima cosa che decisi di fare fu quella di far costruire un nuovo organo, utilizzando la cantoria e la facciata di legno preesistenti sulla parete di fronte all’organo Hermans, realizzato all’unisono con quest’ultimo in maniera che potessero essere suonati in contemporanea. Grazie a questo tutti e due gli organi (che in termine liturgico viene chiamato cornu evangelii, ovvero sulla sinistra guardando l’altare) qui presenti vengono utilizzati, o l’uno o l’altro, il sabato sera e la domenica mattina e in occasioni particolari anche tutti e due insieme con due organisti. Del resto, se si fanno attività che non hanno per oggetto gli organi e il loro uso poi succede che questi vengono lasciati a loro stessi, implicando così poi ingenti spese di manutenzione. E poi, la vita ottimale degli organi viene garantita quando questi strumenti vengono utilizzati e proprio per questo noi ci impegniamo a tenere gli organi ben a punto, ben accordati e conservati, utilizzabili così al meglio, e ad organizzare ogni anno un nutrito calendario di eventi, siano essi corsi o concerti, tornando così a fare quello che facevamo in origine. (ndr il programma è legato all’ Accademia d’organo “ Giuseppe Gherardeschi”, istituita nel 2001 con sede nella chiesa di Santo Spirito già Sant’Ignazio di Loyola, sulle fondamenta dell’originaria Accademia di Musica Italiana per Organo nata nel 1975 per volontà dello stesso Don Pineschi).

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