OltrePistoia Ottobre 2013 | Page 55

istrumenti vengono utilizzati e proprio per questo noi ci impegniamo a tenere gli organi ben a punto, ben accordati e conservati, utilizzabili così al meglio, e ad organizzare ogni anno un nutrito calendario di eventi, siano essi corsi o concerti, tornando così a fare quello che facevamo in origine. (ndr il programma è legato all’ Accademia d’organo “ Giuseppe Gherardeschi”, istituita nel 2001 con sede nella chiesa di Santo Spirito già Sant’Ignazio di Loyola, sulle fondamenta dell’originaria Accademia di Musica Italiana per Organo nata nel 1975 per volontà dello stesso Don Pineschi).

In chiusura, ha qualche aneddoto da raccontarci sull’ organo Hermans o sulla sua esperienza personale di insegnante e parroco?

Ce ne sarebbero tantissimi, per esempio quando ho cominciato lo feci sfidando la diffidenza di tutti e fu una grande sorpresa per me accorgermi di essere riuscito a richiamare alle mie attività tanta gente quanta effettivamente se ne presentò. Questo fatto fu enfatizzato dalla sorpresa che gli studenti mostrarono per la prima volta constatando che l’organo italiano non era e non è uno strumento unico e standardizzato, ma bensì variegatissimo e la cosa bella della nostra città è appunto che ci sono tanti strumenti ma nessuno di essi è uguale all’altro, sono tutti unici nel loro genere. Un altro fatto strano ha per protagonisti degli studenti olandesi, che ha del paradossale: dovendo sostenere degli esami sulla musica dei Paesi Bassi, decisero di venire a Pistoia perchè degli ottanta organi realizzati dallo Hermans nella sua patria non vi è più traccia, quindi gli unici organi di quel periodo che esistono al mondo, per assurdo, sono proprio a Pistoia. Per questo il Conservatorio di Zwolle organizzò una trasferta per far sostenere gli esami ai propri allievi, per sentire il suono originale dei loro organi e per eseguire le loro musiche! Inutile dire che per noi è stato un piacere nonché un onore ospitare questa trasferta olandese a Pistoia.

Clara Begliomini

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