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Ovviamente i genitori, chiamati volgarmente mi ma’ e mi pa’, rispondono a tali offese dicendo Ti tiro una labbrata, cioè uno schiaffo.
Fra le espressioni più caratteristiche ci sono quelle che contraddistinguono il disordine: bosco a bbaccano indica una grande confusione; braalone è colui che è trasandato nel vestire; un appeciottìo è un insieme di cose unite confusamente.
Anche le esclamazioni non sfuggono alla varietà, ed è comune, passeggiando per le strade con l’orecchio ben teso, ascoltare espressioni come eddiè! o perdie!, la prima usata per dire “Che vuoi che sia!”, l’altra per esprimere irritazione o meraviglia. Che leppa! significa “Che freddo!”; ibboia indica il disgusto, mentre bella fia! manifesta l’apprezzamento per un bella ragazza.
Infine, si segnalano alcune espressioni assai particolari: fare un po’ d’acqua significa orinare; a bbischero sciolto indica un’azione fatta istintivamente; si dice bèll’e ito di qualcuno che è definitivamente spacciato, o anche morto; a buopullonzi o a buopillonzi si usa per indicare qualcuno che finisce con la testa in giù e il sedere ritto.
Il gioco di sbarbacipolla
(fonte: http://win.ovannini.it/giorna14/file/giochi.htm)