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berandole dalle bancarelle e offrendo riparo dalle intemperie ai negozianti. Il progetto del Salone-Mercato, noto come Cupola Arnaboldi dal nome del suo promotore, l’ allora sindaco Giuseppe Bernardo Arnaboldi Gazzaniga, venne presentato nel 1875. L’ architetto milanese Ercole Balossi firmò il progetto, concepito come un palazzo con una piazza ottagonale al centro, sormontata da una cupola in vetro ispirata alla Galleria Vittorio Emanuele di Milano. Il Salone-Mercato rientra nella tipologia architettonica dei passages, luoghi coperti destinati al commercio cittadino, realizzati in vetro e ferro, materiali all’ avanguardia per valorizzare le funzioni commerciali e di transito. Nel 1878, con una delibera della Giunta Comunale, venne approvata la rettifica dell’ asse di Strada Nuova. L’ intervento comportò l’ arretramento dell’ albergo Croce Bianca e il prolungamento del filo stradale fino a via Varese, per aprire un passaggio coperto tra Strada Nuova e Piazza del Lino. Quest’ ultima ospitava il mercato della fibra, allora coltivata diffusamente nel territorio, ma era fino ad allora poco valorizzata. Inaugurato nel 1882, il Salone-Mercato ospitava al piano terra 40 locali commerciali, in grado di contenere 20 esercizi diversi, mentre ai piani superiori si trovavano abitazioni e ampie sale, tra cui il salone del Club dell’ Unione. Negli anni’ 60 alcuni spazi furono acquistati dalla Camera di Commercio di Pavia per ospitare la sala di contrattazione merci e uffici, successivamente ristrutturati per nuove funzioni. La cupola vera e propria, dopo vari passaggi di proprietà, venne acquistata dal Comune di Pavia. Dal 14 gennaio 1981 il complesso è sottoposto a vincolo per i beni architettonici dalla Soprintendenza competente.
L’ INSIEME ARCHITETTONICO Dal punto di vista architettonico, l’ insieme si presenta“ in stile neorinascimentale, con ibridazione di motivi cinquecenteschi nell’ ordine maggiore delle aperture, nei dettagli delle cornici, e di elementi più quattrocenteschi, come i capitelli delle colonne libere dei grandi arconi su Strada Nuova e Piazza del Lino”. Dopo l’ inaugurazione del Salone-Mercato, rimaneva da sistemare la piazza retrostante. Questo intervento avvenne solo tra il 1898 e il 1900 e risolse lo scarto altimetrico tra la galleria e la piazza, creando uno spazio sopraelevato, raccordato alla strada tramite gradinate e caratterizzato da aiuole e panchine. La copertura dell’ ottagono è una cupola a otto falde prismatiche di ferro e vetro, proveniente dal Belgio, che è stata costruita dall’ impresa Necchi di Pavia. Le decorazioni sono state realizzate con le pietre calcaree di Viggiù e di Breno o in pietra artificiale di cemento idraulico.
STRUTTURA E GEOMETRIA DELLA CUPOLA L’ ottagono o salone del mercato è coperto da una cupola in vetro con struttura in ferro che è appoggiata sul cornicione marcapiano alto 18,50 metri dal pavimento. La struttura è costituita da otto puntoni a doppio T composto, piegati sotto un poligono, che assomiglia a una curva parabolica con l’ asse nel piano d’ imposta e la freccia di 9,06 metri. I puntoni che partono dagli angoli dell’ ottagono sono collegati fra loro da vari sistemi: al piede da ferri a doppio T; in altezza da quattro arcarecci in ferro mentre in sommità sono uniti a due a due e assicurati sotto ai vertici di un quadrato di 4,20 metri di lato
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