NUOVA FINESTRA Ottobre 2025 | Page 103

stazioni e modifiche diverse da quelle richiamate dal punto 13 della UNI EN 1634-1, pur se conservative, non possono essere considerate ammissibili. Tutto questo rende l’ investimento per l’ immissione sul mercato di una porta“ tagliafuoco” piuttosto importante a livello economico anche visto e considerato il rischio che lo stesso investimento finisca per essere concentrato su di un solo prodotto. Proprio in questi casi, i fabbricanti che hanno necessità di variare i loro prodotti in funzione delle richieste dello specifico cantiere, ad esempio, sostituendo serrature o altri accessori o che hanno potuto classificare, anche in tempi diversi, più configurazioni dello stesso e abbiano la necessità di combinare i risultati delle diverse prove, è possibile applicare i testi della serie 15269, le norme di applicazione estesa, appunto.
GLI STANDARD DELLA SERIE 15269 Giusto per riassumerne la sostanza, la logica di questi standard- ivi inclusa la“ nuova” parte seconda-, prevede che il cambiamento non vada a detrimento della prestazione originariamente determinata sul prodotto e che, comunque, vi sia supporto documentato derivante da prove e / o certificazioni per tutto quanto si richiede sia oggetto di modifica o, meglio, di applicazione estesa, sul manufatto che uscirà così“ aggiornato”. Le opportunità che la serie UNI EN 15269 offre, però, non possono essere considerate di libero utilizzo da parte del produttore: diversamente da quelle che sono le condizioni di applicazione diretta dei risultati( come il punto 13 della UNI EN 1634-1), le regole di applicazione estesa debbono essere gestite e applicate da“ esperti competenti nel campo delle prove di resistenza al fuoco( cfr. Appendice A-normativa- UNI EN 15269-2:2025)”.
DETERMINAZIONE DI ESTENDIBILITÀ DEI RISULTATI La determinazione dell’ estendibilità dei risultati deve quindi essere oggetto di esame da parte di un ente notificato( o accreditato) anche perché, in caso di Marcatura CE del prodotto in conformità alla UNI EN 16034( come noto applicabile solo in combinazione con le Norme Armonizzate di riferimento attualmente in vigore e quindi solo su serramenti esterni di cui alla UNI EN 14351-1 e sulle chiusure commerciali, industriali e da garage di cui alla UNI EN 13241:2016), l’ organismo poi monitora in sistema di attestazione di tipo 1 la costanza della produzione e-in caso di audit con esiti positivi- la certifica prendendosi quota delle responsabilità della garanzia di conformità dei prodotti. L’ ente valuta quindi gli impatti della modifica, sia essa-ad esempio- una semplice sostituzione di accessorio o una variazione a livello di geometrie o natura dei componenti di base( struttura, telaio), e redige un Rapporto di Applicazione Estesa in conformità al punto 6 della UNI EN 15269-1 e un rapporto di classificazione, ove richiesto, in conformità alla UNI EN 13501-2 con l’ enorme vantaggio derivante dal fatto che tutto ciò avviene senza il peso( anche economico) e l’ alea della conduzione di una prova. L’ intervento di un organismo risulta fondamentale anche perché le norme della serie 15269( e la nuova revisione della parte seconda, pur se molto più dettagliata della precedente non costituisce un’ eccezione) in alcuni ambiti necessitano di un’ interpretazione da veri esperti.
LE NOVITÀ DELLA NUOVA VERSIONE La versione del 2025 ha introdotto una serie di modifiche strutturali e tecniche rispetto a quella del 2012:
• il campo di applicazione è stato riscritto e ora esclude espli-
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