NUOVA FINESTRA Ottobre 2025 | Page 102

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RESISTENZA AL FUOCO: LA UNI EN 15269-2

Lorenzo Folco
La nuova versione della parte seconda della norma UNI EN 15269 offre interessanti opportunità ai produttori, ma deve essere attentamente studiata e correttamente interpretata per coglierne l’ utilità
Il quadro normativo che regola l’ applicazione estesa dei risultati di prova riguarda una serie di testi contenenti regole che permettono, sulla base delle esperienze della rete di laboratori nazionale ed europea e su quella dei risultati di una specifica prova, di“ estendere” i risultati di detta prova ad altri prodotti che abbiano caratteristiche costruttive simili, ma non identiche, al campione testato. Diverse le prestazioni considerate tra le quali si citano l’ isolamento acustico, la resistenza all’ effrazione, le caratteristiche di permeabilità all’ acqua e all’ aria e quelle di resistenza al vento fino a giungere a caratteristiche ben più complesse come la resistenza al fuoco. Proprio in riferimento ai prodotti con caratteristiche di resistenza al fuoco o, meglio, all’ applicazione estesa degli specifici risultati di prova, si fa riferimento al gruppo di norme UNI EN 15269. Nel marzo di quest’ anno è stato pubblicato l’ aggiornamento della parte seconda della norma UNI EN 15269:“ Applicazione estesa dei risultati di prove di resistenza al fuoco e / o controllo della dispersione del fumo per porte, sistemi di chiusura e finestre apribili e loro componenti costruttivi- Parte 2: Resistenza al fuoco di porte in acciaio su cerniere o su perni”. Un lavoro importante durato più di dieci anni in cui il Comitato Tecnico europeo TC 127“ Fire Safety in Buildings” ha collezionato esperienze e validazioni derivanti dalle prove effettuate nel corso degli ultimi due decenni per giungere ad un testo il più completo possibile che riguarda serramenti metallici, vetrati o meno, il cui comportamento al fuoco presenta complessità non comuni.
PROVE DI CARATTERIZZAZIONE Come dicevamo in introduzione, si parte da una o più prove di caratterizzazione dell’ elemento che ne valutano il comportamento di resistenza( integrità), irraggiamento e isolamento. Lo standard di prova è un testo europeo: la UNI EN 1634-1 nella sua ultima revisione del 2018. I risultati ottenuti sono classificati secondo la UNI EN 13501-2 che ha la sua ultima revisione nel giugno del 2023. In generale le prove si effettuano installando il prodotto oggetto di prova sulla chiusura di un forno all’ interno del quale si simula un incendio per mezzo di bruciatori che“ riscaldano” la camera del forno con un rapporto tempo-temperatura definito e normato( UNI EN 1363-1:2020). La temperatura generata nel forno dai bruciatori e dalla ovvia combustione dei materiali, unitamente alla pressione che si crea, sollecita il provino in modo decisamente severo. La UNI EN 1634-1, però, è piuttosto restrittiva per quanto riguarda l’ applicabilità dei risultati di prova a manufatti differenti da quelli testati: in generale si può dire che solo quel che si sia provato( con successo, ovviamente) si classifica, anche se qualche regola di applicazione diretta dei risultati c’ è. La norma di prova tratta infatti nel suo punto 13 il“ Campo di applicazione diretta dei risultati di prova”. Il suo testo riporta, in funzione del comportamento del provino( ad esempio in base a quanto tempo“ oltre quello di classificazione” il manufatto ha mantenuto le condizioni ricercate) e alla natura del prodotto stesso, le variazioni ammissibili sullo stesso che il produttore può applicare direttamente( e cioè senza parere scritto del laboratorio) senza rischiare di peggiorarne e / o inficiarne le pre-
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