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Franco Ferrarotti Teorico del Sindacalismo Comunitario Ferrarotti ‒ teorico del sindacalismo comunitario - stese lo Statuto di questo nuovo sindacato dopo che le distanze, per circostanze contingenti con la Uil autonomista , si erano fatte importanti. Tuttavia questo percorso oltremodo articolato fu solo una tappa nello stretto rapporto che era insito nella natura delle idee condivise tra i riformisti. Di Viglianesi Ferrarotti apprezzava la semplicità assertiva e la schiettezza politica, oltre alla grande capacità Fra gli anni Cinquanta e Sessanta proprio dalla sua organizzativa. Il loro rapporto si basava sulla reciproca privilegiata posizione condusse una serie di ricerche sul stima insieme alla naturale simpatia di due personalità di sindacalismo, sulla trasformazione del lavoro, sul valore grande apertura ideale. In questo atteggiamento i due delle comunità (interessanti le sue opere: Premesse al avevano la stessa vitalità di voler costruire qualcosa di sindacalismo autonomo, Torino, Movimento Comunità, importante e la giovanile esuberanza di voler cambiare il 1951; Il dilemma dei sindacati americani, Milano, Ed. di Paese. Comunità, 1954; La protesta operaia, Milano, Ed. di Comunità, 1955). La UIL a distanza di molti anni ha riscoperto un amico poiché lui stesso si è detto contentissimo di essere tornato In rappresentanza del Movimento Comunità fu deputato a casa . In questo naturale, simbolico, rientro indipendente al Parlamento nella III Legislatura nell organizzazione - in cui non si è mai sentito ospite ‒ (1958-1963) subentrando ad Adriano Olivetti, dopo le sue Ferrarotti mostra di voler contribuire a valorizzare tutte le dimissioni, il 12 novembre 1959. Nel periodo che Ferrarotti esperienze che maturarono in Comunità di Fabbrica e poi collaborò con Comunità di fabbrica i suoi rapporti con la in Autonomia Aziendale e la forza attrattiva ideale che la UIL furono molto stretti. L amicizia con Viglianesi lo portò UIL ha sempre avuto, considerando le convergenze e le a partecipare al primo congresso della UIL, nel 1953, dove condizioni generali che hanno permesso di coinvolgere i poté ascoltare la relazione del Segretario generale e lavoratori in un progetto innovativo e di grande crescita stabilire un rapporto che si fondasse su comuni interessi, valoriale. andando oltre la militanza. 3 Fatti Salienti 1. Si laurea in filosofia all’Università di Torino nel 1949 con la tesi su “La sociologia di Thorstein Veblen”. Fondò nel 1951, con l’amico Nicola Abbagnano, la rivista di cui è ancora direttore, “La critica sociologica”. 2. Fu tra i collaboratori di Adriano Olivetti per circa dodici anni e in rappresentanza del Movimento Comunità divenne deputato al Parlamento per la III legislatura; subentrò ad Adriano Olivetti dopo le sue dimissioni nel 1959. 3. E’ attualmente professore emerito dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza” ed è coordinatore del “Dottorato in Teoria e Ricerca Sociale”, nel medesimo ateneo Pagina ! 7