My first Publication Sottosopra numero 3 | Page 3

Ecco perchè abbiamo deciso di dedicare un intero numero alla questione ambientale:chi inquina i nostri territori e avvelena le nostre vite ha un volto e dei nomi precisi. Il system change che vogliamo non è uno slogan, ma l’unica soluzione possibile al disastro ambien- tale e sociale in corso. L’unico modo per ribal- tare questo Sotto Sopra. 1 La maschera verde-grigia di UniTo Nel 2016 l’Università degli studi di Torino ha dato vita ad un nuovo ufficio, l’UniTo green Of- fice. Da come si può intuire, l’UniToGO, costi- tuisce un nuovo Hub che si occupa di sosteni- bilità volto ad “incrementare la responsabilità sociale, economica e ambientale dell’Ateneo”. Questo risulta l’ennesimo tentativo di indos- sare la maschera di eco-friends, vestita ormai da tutte le istituzioni e i politicanti di turno sull’onda ambientalista messasi in moto negli ultimi anni. Tuttavia, le contraddizioni non sono poche, tanto a livello globale quanto nel nostro At- eneo. Nel 2018, infatti, Unito inaugura un nuo- vo polo, il complesso Aldo Moro, che ospita il dipartimento di Lettere e Filosofia e proprio l’UnitoGO, ma non solo. Come già ampiamente scritto nei numeri precedenti, la palazzina è stata data in gestione alla società U.S.P Uni- versity Service Project che ha deciso di ospi- tare un Burger King, inaugurato nel gennaio 2019. Questo ha portato ad una lunga con- testazione da parte degli studenti al grido di “Fuori i privati dall’Università!”, esigendo mag- giori spazi e nessuna penetrazione degli spa- zi universitari da parte di chi vuole fare profitti sulla pelle degli studenti. A breve, aprirà una nuova filiale della Banca Alpi marittime aderente al Gruppo Bancario Iccrea, un insieme di banche di Credito Coop- erativo. Unito e UnitoGO forse non sanno con chi condividono gli spazi e quando si parla di sostenibilità, forse, è meglio saperlo. Questi gruppi promuovono e finanziano attività di micro credito e di piccole medie imprese in America Latina. All’inizio dello scorso Otto- bre il Gruppo Iccrea ha organizzato a Roma un incontro dal titolo “Internazionalizzazione aziendale: Il Cile un mercato di riferimento per le PMI italiane nell’America Latina”, un incon- tro per favorire l’imprenditorialità italiana e la delocalizzazione industriale. Un fenomeno neocolonialista che produce contraddizioni sociali e ambientali, per nulla sostenibili. Da un lato, si delocalizza per avere costi del lavoro a basso costo, sfruttando la popolazione lo- cale, favorendo il divario sociale già presente nel paese e i recenti fatti lo hanno palesato; dall’altro, sul versante ambientale, le industrie europee vengono delocalizzate per non es- sere soggetti ai vincoli di emissione della CO2. Questo fenomeno, denominato Carbon Colo- nialism o Colonialismo del Carbonio, si strut- tura a partire dall’adozione del protocollo di Kyoto che divide il mondo in paesi soggetti a vincoli, quelli europei e del Nord America (che però si ritirano prima del periodo di attuazi- one), e in paesi senza vincoli di emissione, il resto del mondo. Questo ci mette di fronte alla realtà che il ter- mine sostenibilità è un concetto vuoto, che viene riempito in base agli interessi di chi se lo mette in bocca. Per il capitale oggi è la Green economy, e l’Università segue questa ten- denza. Anche qui è in atto un’operazione di Greenwashing, espiare la propria responsabil- ità ambientali, sia quelle già citate che quelle di profilo energetico che vede un Ateneo in- sostenibile, in particolare per quanto riguarda il Campus Luigi Einaudi, la struttura più ener- givora di tutte che spende più di un milione di euro all’anno per luce e servizi elettrici (3300 euro al giorno!). E allora trattare la raccolta differenziata come un atto rivoluzionario quando invece è dovuto, vantarsi di avere un ufficio sensibile alla questione ambientale, quando invece si è complici direttamente e indirettamente del problema ambientale evidenzia che le con- traddizioni sono altre e sono alte. Ciò che serve è dunque una visione diversa dei rapporti capitale-natura, in grado di met- tere in discussione la struttura capitalistica e la maschera verde che cerca di indossare, senza concedere spazio a chi quelle contrad- dizioni le ha create e continua a farlo in tutto il mondo. Z. 3