MuscleMag Italia #65 Settembre/Ottobre 2013 | Page 78

IL PROGRAMMA COMPLETO PER GLI ADDOMINALI SOLLEVAMENTO DELLE GAMBE AL PETTO DA APPESI Alcuni allenamenti per gli addominali sono a bassa intensità, ma non è questo il caso. Li allenerete con grande volume e alta intensità, per poi tirare il freno per recuperare… e permettere la crescita dei mattoni che compongono il vostro sei tasselli. È per questo che vi allenerete solo 2 giorni la settimana. La prima sessione è un blitz contro la parte bassa degli addominali, che in genere è l’area più debole, mentre la seconda è tutta dedicata alla costruzione del sei tasselli. Benché sia impossibile isolare del tutto le 2 aree, con un programma ben ideato (che varia posizione del corpo, tecniche, numero di ripetizioni e pause di riposo) potete migliorare i punti deboli, potenziare quelli forti e ottenere uno sviluppo completo. Ecco come funziona il programma. In questa routine, troverete movimenti arcinoti che colpiscono la parte alta e bassa degli addominali, il core e gli obliqui. In genere, in quelli per la parte alta degli addominali le anche sono immobili (la parte inferiore del corpo non si muove) e la parte alta del busto si avvicina alle gambe, stimolando la contrazione e l’attivazione delle fibre nella parte alta degli addominali (come OBIETTIVO: Parte bassa degli addominali TECNICA CORRETTA: Appendetevi alla barra con presa larga, serrando i pollici intorno alla barra stessa per evitare infortuni (se potete, usate delle fasce su cui appoggiare i gomiti, per non perdere la presa). Tenete i piedi vicini, le anche leggermente piegate, il core in tensione, la testa in posizione neutrale, gli occhi puntati in avanti e le gambe stese. Sollevate il più possibile i piedi di fronte a voi, senza oscillare o sfruttare lo slancio. Trattenete la contrazione massima per un secondo, poi abbassate lentamente le gambe per tornare alla posizione iniziale. PROGRAMMA PER GLI ADDOMINALI Fate i 2 allenamenti per le gambe ad alcuni giorni di distanza. Potete allenare subito gli addominali, ma mai nel giorno della schiena e delle gambe. In quel caso, allenateli alla fine della sessione. SESSIONE 1 — Parte bassa degli addominali, triserie & esercizi con peso corporeo ESERCIZIO SERIE RIP. RIPOSO Sollevamento delle Gambe al Petto da Appesi 4 25 (o a esaurimento) Niente Sollevamento Laterale delle Ginocchia da Appeso 4 20 (o a esaurimento) Niente Sollevamento delle Ginocchia al Petto da Appesi 4 15 (o a esaurimento) 60 secondi Torsione alla Russa su Panca Declinata2 3 25 (or to failure) Niente Crunch Standard 3 50 (or to failure) Niente Plank 3 60 (seconds) 60 secondi TRISERIE1 ESERCIZI CON PESO CORPOREO1 1  triserie va dall’esercizio più difficile al più facile, così potrete farli in ordine e riposarvi solo dopo averli La eseguiti tutti e tre. Arrivate all’incapacità o alla ripetizione indicata, quella che raggiungete prima. Fate una pausa di 60-90 secondi solo dopo aver fatto una serie per tutti e 3 gli esercizi, poi ripetete la sequenza altre 2 o 3 volte. 2  opo la torsione alla russa, stendetevi a terra vicino alla panca in modo da ridurre al minimo le pause fra gli D esercizi seguenti. 78 Non fermatevi quando le gambe sono perpendicolari al corpo: sollevandole ancora colpirete meglio la parte bassa degli addominali. Portatele il più in alto possibile in ogni ripetizione, ma diventerà sempre più difficile, via via che vi affaticate. nel crunch). Nei movimenti per la parte bassa avviene l’opposto: la parte superiore del corpo è ferma e le gambe si avvicinano alla gabbia toracica (come nel crunch inverso); qui la contrazione riguarda soprattutto la parte bassa del retto dell’addome. Gli obliqui sono allenati in tutti i movimenti con torsione e rotazione del punto vita. Per coinvolgerli, potete modificare molti esercizi per la parte alta e bassa degli addominali, facendo avvicinare una spalla al ginocchio opposto. Tutti i muscoli che stiamo allenando compongono il core, ma farete anche un esercizio specifico per il muscolo più interno di quest’area (il trasverso dell’addome) che aumenta la stabilità della spina dorsale, producendo una pressione intraddominale. Proprio come quella fornita dalle cinture da sovraccarico, questa pressione mantiene l’allineamento corretto della spina dorsale nello squat e nei movimenti piegati in avanti,