Muratori - testo di Edoardo Erba Muratori - testo di Edoardo Erba | Page 27

GERMANO 'Nsomma. Ammo pareggiato... (azzarda) Però er lago era bello... azzuro... come i ochi sua... GIULIA (si ritrae) Ah... GERMANO (cercando di uscire dall'imbarazzo) So’ bei posti... Pure Parigi nun è male. Ce so’ stato l'artr'anno a Natale. Però faceva ‘n freddo... GIULIA Davvero sarebbe disposto? GERMANO Sì... jò detto... me dia 'n quarto d'ora... dieci minuti... er tempo de parlanne con Fiore. GIULIA La valigia è già pronta. Vado a dire addio al mio lucherino. Non posso lasciarlo così, l'ho amato troppo. GERMANO Abita qua sopra? GIULIA (senza rispondere) A dopo. (Si allontana) GERMANO Dica! GIULIA Sì? GERMANO Nun se semo nemmeno presentati. Io me chiamo Tarquini Germano. GIULIA Giulia. (Si volta per andare) GERMANO Signora o signorina? GIULIA Signorina. Giulia corre fuori. Germano si prende la testa fra le mani.