Muratori - testo di Edoardo Erba Muratori - testo di Edoardo Erba | Page 28
GERMANO Madonnamia!
In quel momento rientra Fiore col topo avvolto in un vecchia locandina teatrale.
FIORE (grida) L'ho beccato.
GERMANO Che?
FIORE Er sorcio. Stava in fonno a un corridoio,
in un angoletto. Me guardava fisso co’ du’ ochi
rossi… jelò ‘nchiodati, jelò! Vedi quant’è
fresco... pare vivo.
Apre la carta e lo mostra a Germano.
GERMANO Che schifo... buttalo.
FIORE Che, te fa ‘mpressione?
GERMANO E daje, su..
Fiore tira il topo addosso a Germano, che lo evita.
GERMANO ‘fanculo!
FIORE (guarda il muro e si accorge che non è
cresciuto) Ma te che hai fatto, manco 'n mattone
hai messo?
GERMANO No, è che...
FIORE Appena me giro smetti de lavorà? Mica
stai sotto padrone, qua. Er lavoro è nostro. E
movete, che stamo a perde tempo...
Fiore si rimette al lavoro. Germano prende a sua volta un mattone, gli mette la
calcina sopra, ma poi si blocca.
GERMANO A Fio’?