Muratori - testo di Edoardo Erba Muratori - testo di Edoardo Erba | Page 26

GERMANO Così su’ du’ piedi è 'n po' ‘mpegnativo... GIULIA (imperiosa) Non usi certe parole. Feriscono. Non dica se, ma... non ponga condizioni. Lei è diverso. (Si addolcisce improvvisamente) Lei è diverso, io lo so. Non faccia come gli altri. Mi porterebbe via con lei? Risponda semplicemente con un sì o con un no. GERMANO Io... Giulia lo guarda intensamente negli occhi. GERMANO Io sì. GIULIA Allora c'è ancora del sentimento. Anche nella gente plebea. GERMANO (trasognato) Plebea... (si scuote) Sì, però prima ne dovrei parlà con Fiore. GIULIA Chi? GERMANO Er socio mio. Ma nun proprio socio. Stamo a mette su 'n'impresa cor camion deji spurghi, queli pee fogne... Però nun è che semo ancora sicuri... anzi er parere mio è che nun ce so’ manco tajato, pe’ iimpresa. Però quelo, Fiore, è 'n capoccione... in tutti i casi nun c'è problema davero. Je parlo con carma. GIULIA E dove mi porterebbe? Sul lago di Como? Lì è pieno di fiori. GERMANO Ce so’ stato sì... 'na vorta da piccolo. M'ha portato mi’ nonno a vede Lecco- Roma. GIULIA E com'era?