La serie TV più in voga del momento parla di un gruppo di ragazzi rinchiusi nell ’ IPM ( istituto penale minorile ) di Napoli : stiamo parlando di “ Mare Fuori ”. Per motivi molto diversi dei ragazzi dai 14 ai 18 anni si ritrovano in carcere e tra una cosa e l ’ altra , nonostante le divergenze , sono obbligati a condividere le proprie gioie , tristezze e persino i propri amori . La serie racconta delle vicende di questi ragazzi e di alcuni operatori dell ’ IPM . Nel corso degli episodi vengono raccontate le storie di ognuno dei personaggi ed il motivo per cui sono finiti in carcere . La serie , inizialmente trasmessa solamente su rai 2 e seguita da pochissime persone , è ora una delle più conosciute in Italia , anche grazie a Tiktok che , riprendendo parti iconiche delle puntate , ha fatto diventare Mare Fuori un vero e proprio fenomeno mediatico . Le stagioni sono 3 , al momento , le riprese della quarta inizieranno a maggio di quest ’ anno . Per ora , con il finale della terza stagione , ci hanno lasciato con il fiato sospeso . Aspettiamo tutti con ansia di sapere cosa succederà … .
Chiara Di Fede
Whiplash ( 2014 ) di Miles Teller e J . K . Simmons
Il film del 2014 , diretto da Damien Chazelle , ha vinto tre premi Oscar , a fronte di cinque candidature totali ( Miglior attore non protagonista ; Miglior montaggio e Miglior sonoro ). Come protagonisti , Miles Teller ( Andrew Neiman ) e J . K . Simmons ( Terence Fletcher ). Ci troviamo a New York , al conservatorio Shaffer , la scuola ha un nome diverso , ma in sostanza è la Juilliard , una delle scuole di musica più famose al mondo . Andrew Neiman è un ambizioso batterista jazz il cui sogno è diventare il migliore musicista del conservatorio . Terence Fletcher , un insegnate famoso per il suo metodo rigoroso e severo , scopre il talento del ragazzo e si impegna per aiutarne la carriera . Il giovane si impegna con dedizione ma la ricerca della perfezione si trasforma in una ossessione in grado di rovinargli la vita . Whiplash ha quell ’ impianto dei film sulla disciplina artistica in cui il protagonista è solo contro se stesso e l ’ insegnante apparentemente non è dalla sua parte . Gran parte del film consiste in gente che suona in una stanza con un docente che urla insulti , trasmette un timore reverenziale che diventa timore puro e semplice . Il rapporto tra docente e allievo è estremo : il maestro è disposto a distruggere la vita di tutti i suoi studenti per spingere un vero genio artistico a emergere andando oltre i propri limiti , e l ’ allievo è un ventenne di New York che non frequenta nessuno , quando trova una ragazza la scarica a favore della batteria , e sa solo suonare . Il film ha il pregio di una regia sicura , ferma , che anche quando deve esagerare lo sa fare con classe , e non ha paura di niente : rallenty ( in cinematografia , rallentamento ), dettagli o primissimi piani che siano , risultano tutti elementi coerenti con il film . Merita una menzione particolare la fotografia di Sharon Meir , orientata verso giallo e blu ; anche la rappresentazione di New York è originale , lontana dai totali e dai grattacieli , ferma sui palazzi normali , sui quartieri , sulle strade e sui negozi , con un taglio impeccabile . Il film ha decisamente ritmo ed è fotografato con stile . J . K . Simmons è uno dei più grandi caratteristi di Hollywood e qui riesce a passare da confidente ad aguzzino nel giro di uno sguardo , e fa fisicamente paura anche al pubblico . Miles Teller per contrasto è un anaffettivo impeccabile , e comunica tutto con pochissimo , distinguendosi da molti suoi coetanei . In tutto il film , dall ’ inizio alla fine , non c ’ è un momento di ironia o leggerezza : niente , né nella scrittura né nello stile né nella recitazione . Non c ’ è , in poche parole , vita . C ’ è il rapporto morboso , c ’ è l ’ ossessione , c ’ è la voglia di riscatto , ma è sospesa nel vuoto di una teca perfetta che non ha niente intorno . Il film fa capriole stupende per raccontare una storia piccola che vive all ’ oscuro dell ’ ambiente in cui si svolge .