Micky Time numero 2 | Page 5

Giuliana Lupo
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01 Febbraio 2023 , Milano

Era una monotona giornata come tutte le altre : il sole era sorto illuminando la nebbiosa Milano ; c ’ era chi aveva già dimezzato le ore di lavoro giornaliere e chi ancora rimandava la fastidiosa e assillante sveglia ; alcuni studenti ascoltavano svogliatamente una delle interminabili lezioni ; qualche bambino faceva i capricci , qualcun altro guardava spensierato i cartoni animati . La Terra continuava a girare come faceva oramai da millenni , seguendo le stesse immutabili leggi dell ’ Universo . Eppure quella stessa mattina qualcosa era successo : una vita aveva deciso di porre fine alla propria esistenza , per sempre .

La mattina del primo febbraio viene rinvenuto nei bagni di un ’ università milanese il corpo privo di vita di una studentessa di diciannove anni . Aveva avvolto il collo con la propria sciarpa , ma non per ripararsi dal freddo , bensì per compiere un gesto disperato : il suicidio .

“ Scusate per il mio fallimento ” aveva scritto in un bigliettino di addio , rivolgendosi ad amici e familiari .

A che “ fallimento ” si stava riferendo ? Quello universitario : quel giorno , infatti , la giovane ragazza non si era presentata ad un esame e ciò l ’ aveva fatta cadere in una voragine , dove sul fondo l ’ avrebbero aspettata paure , sensi di colpa , e insicurezze . E così lì , in quella sciarpa , avrà visto l ’ unica via di fuga , l ’ unica cosa capace di ripararla dai mormorii e dalle maldicenze della società , una società meschina e senza scrupoli che l ’ avrebbe fatta sentire in difetto , sbagliata . Ciò che è successo a questa ragazza , tra l ’ altro , non è un caso isolato : altri sono i giovani che si sono tolti la vita per un analogo motivo . Questo accade perché si ha una concezione errata della scuola e dell ’ università : lo studio è una pratica che permette di ampliare le proprie conoscenze , di saziare e al contempo alimentare la propria curiosità , di capire il perché delle cose , quello stesso perché che chiedevamo sempre alla mamma da piccoli . Questo significa studiare , non gareggiare a chi prende il voto più alto .

Purtroppo però non tutti la pensano allo stesso modo , e così ci sentiamo continuamente sotto pressione , schiacciati dalle aspettative di familiari , amici e conoscenti e per paura di deluderli lottiamo con noi stessi , magari intraprendiamo un percorso che non ci rende felici , sacrifichiamo la nostra salute mentale , ci consumiamo … e lo facciamo in silenzio , perché in fin dei conti a chi importa ? L ’ importante è prendere buoni voti , diplomarsi , laurearsi , essere qualcuno . Invece no , non è questo ciò che conta veramente : conta stare bene , conta sbagliare e sapersi rialzare , conta studiare per piacere di farlo , poter decidere liberamente cosa farne del nostro futuro , conta essere felici .

Per tutte quelle volte che ti senti sbagliat *, ricorda : non sei tu a fallire , ma il sistema .

Giuliana Lupo

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