Manuali - I Quaderni della consapevolezza volume 1 | Page 16
Invece quando si tratta di bellezza, c'è sempre
una constatazione che ci deriva dal diletto nel
contemplare
un
qualcosa
e
basta.
Contemplando, e dilettandoci in questa azione,
noi non ne ricaviamo nulla se non un profondo
godimento per noi stessi, per il nostro cuore e i
nostri sensi. La bellezza è universale, ovvero
provoca diletto in ognuno: infatti i meravigliosi
scenari della natura toccano gli occhi e il cuore
di tutti…
Ma per fortuna si va a sciare e qui, allo sport, si associa quel tipo di vita che lo accompagna: incontri con
gente che si conosce da sempre, i buoni amici che sono
anche quelli che contribuiscono a portare avanti i propri affari: si sa, nell'ambiente ci si "aiuta". E poi c'è la
famiglia e lo status da mantenere, anzi, sempre da
migliorare. Tutto è diventato una prigione, una gabbia dorata che, nonostante il lusso è pur sempre una
stramaledetta gabbia! Tutto è legato a me, non posso
mollare perché tutto crollerebbe (o, almeno, così
credo!). E il mio cuore sta scoppiando.
Questo tipo di bellezza non si esaurisce mai e
basta spesso il solo richiamare alla mente quell'immagine, per sentire riprodotta la beatitudine
che provavamo…
Caro "Signor X",
comprendo profondamente lo stato d'animo in cui ti
trovi: non sembrano esserci vie d'uscita. È terribile, ci
si sente destinati alla fine. E, come dici tu, al momento non ci sono soluzioni se non quella di continuare
finché, si spera, non arrivi una schiarita... Sono
momenti bui qu \