"Tutto Ponti, Gio Ponti
arch-designer", MAD,
Paris. Veduta
di alcune sale / View
of some rooms
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burocratiche di relazione con le istituzioni
che si devono affrontare nei progetti pubblici.
In che modo l’elemento luce influenza
i suoi lavori, e quanto per lei è importante?
Qualsiasi luogo noi ci troviamo ad affrontare,
anche quello più difficile o meno bello, può
divenire sublime se sappiamo ben orchestrare
l’elemento luce. La luce è una delle cose
più importanti che abbiamo. La luce è la vita.
A quale progetto pensa come ben riuscito
in questa liason?
La luce può rivelare qualcosa, creare atmosfere,
sottolineare la materia, e può cambiare
radicalmente la percezione di un luogo.
Possiamo rivelare e narrare tutto con la luce.
Ad esempio, per il centro d’arte contemporanea
di Pechino, il Ullens Center Contemporary Art
(UCCA), abbiamo creato un sistema
per il quale il passaggio dal giorno alla sera
è appena percettibile.
Nel momento in cui la luce esterna diventa
più evanescente, quella artificiale subentra
silenziosamente così da non influenzare
e alterare la visione del visitatore.
La tecnologia ha contribuito allo sviluppo
del suo mestiere?
La luce si è evoluta enormemente
con l’arrivo di tecnologie sofisticate,
ma non credo che nell’assoluto oggi sia migliore.
Non abbiamo ancora delle luci “puntuali”
come una volta, ma ci sono quasi arrivati.
Invece, dal punto di vista dei volumi
è impressionante la rivoluzione industriale
che in questi ultimi anni ha portato
alla miniaturizzazione dei punti luce
in rapporto alla loro potenza.
Photo
Come si alterna per lei l’utilizzo della luce
artificiale con quella naturale? Come cambia
l’approccio al progetto?
Per risponderle, inizio col dirle che amo lo
spazio, perché più se ne dispone, più luce
può entrare. Lo spazio è abitato dalla luce, che
sia naturale o artificiale. Ed è per questo che
metto fonti di luce in prossimità delle aperture
sull’esterno, per trovare il punto di liason
tra artificiale e naturale, in maniera che le luci
si possano amalgamare fluidamente e senza
interruzioni. In tutti i miei cantieri i punti luce
sono in prossimità delle finestre, per creare
questa unione.
Station F - La Halle Freyssinet, Paris
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LUCE 326 / CORRISPONDENZA DA PARIGI