LUCE estratti LUCE 322_Calatroni_Cino Zucchi | Page 5

l'architettura è una meridiana a pixel bianchi che mettono in atto questa funzione, dall’interno consentono una visione lontana e in parte schermano la visione verso l’interno. Le tecnologie odierne, le pellicole per i vetri o il taglio laser per il metallo, hanno aperto in maniera estrema la gamma delle tessiture materiali, sia dando valore texturale alle superfici e fornendo all’architetto una palette di strumenti fin troppo ampia, ponendo problemi di scelta. Molta della bellezza sincera dell’architettura del passato è data dalla limitazione dei materiali e da una cultura artigiana tradizionalista. Al contrario oggi si hanno possibilità materiche e tecnologiche pressoché infinite, come i colori di uno schermo, ma quale scelgo? Il vero dilemma dell’architetto moderno è che con una tale gamma di materiali, finiture e possibilità tecniche, serve una grande disciplina per capire cosa si vuol fare realmente, serve una disciplina degli effetti. Nei suoi edifici il colore ha una forte valenza narrativa, di relazione con il paesaggio e la sua luce. Penso al Salewa HQ o al magazzino Pedrali. È così? Per Salewa, discutendo con Heiner Oberrauch sul colore per la pelle dell’edificio, sono stati scelti pannelli di alluminio traforato e verniciato a cataforesi; questa opzione ha creato un’analogia tra edificio e prodotto (moschettoni e ganci, N.d.R.). In relazione alla durata del bagno di verniciatura i pannelli hanno preso tre diverse sfumature di grigio/azzurro, leggermente nuvolato e cangiante. Ideale per la nostra visione di brand architecture. Salewa si trova tra l’autostrada, i campi e le montagne, e grazie a queste finiture mimetiche quasi scompare; quello che trovo interessante è che l’edificio ha il colore dello sfondo, le montagne azzurrine dietro la leggera nebbia della sera. Come ne La vergine delle rocce di Leonardo, con la sua bruma azzurrata, dove tutto si smaterializza nel paesaggio circostante. Quello che mi rende più orgoglioso è l’attentissimo studio sul colore che abbiamo fatto, l’edificio ha il colore delle montagne visto attraverso il ciasmo (nebbiolina serale milanese, N.d.R.). Anche il magazzino automatizzato progettato per Pedrali è un caso interessante di mitigazione di un volume molto ampio all’interno del paesaggio; questa era una delle principali richieste dell’Amministrazione. Con grande impegno e fatica siamo riusciti a convincere il Comune e il cliente che l’edificio non solo fosse mimetico ma funzionasse come INTERVIEWS / LUCE 322 27