LUCE estratti LUCE 318_Malgrande_Fontana di Trevi | Página 5

Proiettori subacquei con corpo in fusione di ottone / Underwater spotlights with cast brass body Il nome di Trevi è stato dato all'acqua Vergine da uno scomparso toponimo “Trebium” ubicato nei pressi della sorgente. L'attuale imponente mostra iniziò nel 1732 su progetto di Nicola Salvi selezionato in seguito ad un concorso. I lavori furono oggetto di varie fasi. Una prima inaugurazione fu fatta da Clemente XII nel 1735, una successiva la dobbiamo a Benedetto XIV nel 1744 e, quella definitiva, fu fatta nel 1762 (trent'anni dopo) in seguito al completamento del Pannini – essendo il Salvi nel frattempo deceduto – con i gruppi di Pietro Bracci e la statue di Filippo Della Valle con l'allora Papa Clemente XIII. La fontana copre tutto il lato minore di Palazzo Poli, per una lunghezza di 20 m per 26 m di altezza. La scogliera di marmo porta al centro la statua dell'Oceano sopra un carro a forma di conchiglia trainata da due cavalli guidati da Tritoni che simboleggiano due aspetti del mare: uno calmo e l'altro agitato. L'enorme vasca simboleggia il mare. Nella parte alta della facciata troviamo lo stemma di Clemente XII con le due Fame. Più sotto le statue delle Quattro Stagioni, ancora due piccole nicchie che raffigurano l'una la fanciulla che indica ai soldati le vene dell'acqua, la seconda Agrippa che ordina la costruzione dell'acquedotto e, per ultimo, le nicchie con le statue dell'Abbondanza e della Salubrità. L'illuminazione delle Fontane: storia dei criteri seguiti nel passato I primi tentativi d’illuminazione notturna delle fontane furono effettuati nell'epoca in cui iniziò a Roma la trasformazione della pubblica illuminazione, ai primi del ‘900, passando dai vecchi becchi a gas e retine ad incandescenza alle lampadine elettriche ed alle lampade ad arco. Le prime applicazioni vennero fatte in piazza dell'Esedra per illuminare la fontana con le statue di Mario Rutelli. Allo scopo vennero proiettate le luci incrociate di due potenti proiettori posti sulla cima di due lunghe antenne. I fasci di luce illuminavano così DESIGNING LIGHT / LUCE 318 63