LUCE estratti LUCE 318_Malgrande_Fontana di Trevi | Page 4

¶ PROGETTARE LA LUCE Torna a splendere la Fontana di Trevi di Rino Malgrande* * ACEA Illuminazione Pubblica SpA / Photo Courtesy by Archivio Acea SpA, Relazioni Esterne e Comunicazione A llo scopo di incrementare l'espansione di Roma nella pianura di Campomarzio avviata e favorita dall'Imperatore Ottaviano Augusto (27 a.C. – 14 d.C.), suo genero Menenio Agrippa nell'anno 19 a.C. (il Frontino ci ha lasciato perfino il giorno dell'inaugurazione: 9 giugno) portava in città il sesto degli acquedotti romani. Fu chiamato "vergine" dal fatto che a dei soldati romani che cercavano dell'acqua per dissetarsi, dopo una lunga marcia, una giovinetta indicò alcune vene seguendo le quali essi scoprirono una grande sorgente. La zona ora si chiama Salone e si trova sulla via Collatina verso Tivoli. 62 LUCE 318 / PROGETTARE LA LUCE L'acquedotto che doveva terminare al Pantheon (altra opera di Agrippa ma completamente rifatta dopo incendi e crolli dall'Imperatore Adriano 117 d.C. – 137 d.C.) fu invece fatto terminare nell'attuale Piazza di Trevi. È stato il meno devastato dalle vicende tristi che ebbe a subire la città in seguito ad invasioni e saccheggi. Tale privilegio è dovuto soprattutto alla sua lunghezza limitata rispetto agli altri acquedotti che risulta essere 21 km totali per la maggior parte interrati. Altro privilegio lo dobbiamo ai primi interventi di ripristino dei Papi, nel Medio Evo, per servire una zona ad alto affollamento. Ricordiamo che Vitige, capo dell'esercito Goto, nel 537 d.C. nel corso dell'assedio a Roma interruppe per alcuni tratti le arcate degli acquedotti che da secoli conducevano in città veri e propri torrenti di acqua. Al termine dell'acquedotto fu realizzata allora una fontana per l'uso quotidiano della cittadinanza e, a fianco, un abbeveratoio per gli animali. L'orientamento attuale della fontana è quello voluto dal Bernini che ebbe l'incarico di produrre uno studio dal Papa Urbano VIII poiché, in origine, la posizione era ortogonale rispetto all'attuale con la facciata rivolta a Ovest come riscontriamo in alcune antiche piante di Roma.