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Lettere agli Esperti società “ vendono ” come Li-Fi anche sistemi a raggi infrarossi che , a livello di definizione , non sono radiazioni ottiche . A differenza della comunicazione Wi-Fi , legata alla generazione di campi elettromagnetici che ne limitano o addirittura escludono l ’ utilizzo in ambienti particolari , la VLC offre una valida alternativa permettendo una trasmissione dati efficace negli ambienti chiusi senza emissione di onde radio . Lo svantaggio è che questa tecnologia è concepita per essere utilizzata a meno di 4 metri di distanza e , qualora non vi sia una linea visiva diretta con l ’ emettitore , la connessione si interrompe . Ad oggi , alcune ditte del settore hanno già introdotto soluzioni applicative : esistono ad esempio App di geolocalizzazione indoor che utilizzano la modulazione della luce LED per definire la posizione di un utente in modo estremamente accurato . Sono , inoltre , state fatte alcune installazioni in ambito museale garantendo , ad esempio , ai visitatori l ’ accesso alle informazioni sulle varie opere esposte direttamente sul proprio smartphone attraverso un ’ App appositamente sviluppata .

Da questo numero di LUCE inauguriamo la nuova rubrica Lettere agli Esperti , uno spazio dedicato ai lettori dove possono esporre idee , commenti e porre domande sulla luce e sui suoi diversi e ampi ambiti di applicazione . In questa sezione pubblichiamo alcuni quesiti posti da voi lettori e le relative risposte a cura di esperti delle diverse realtà del mondo dell ’ illuminazione ( progettisti , docenti , ricercatori , manager , imprenditori , etc .). In questo modo desideriamo dare spazio ai lettori per instaurare con loro un rapporto diretto per garantire una sempre maggiore e più proficua interazione per poter rispondere in modo concreto a tutte le vostre esigenze professionali e chiarire eventuali incertezze .

Per motivi di spazio sarà pubblicato solo un determinato numero di quesiti o commenti , scelti dalla redazione e dal comitato editoriale tra quelli di maggior pertinenza con gli argomenti di ciascun numero della rivista o di maggior interesse / curiosità , mentre a tutti gli altri verrà data risposta privatamente da parte dei nostri esperti .
Le lettere vanno inviate a redazione @ rivistaluce . it
Domanda posta da Andrea Tumiati , studente in Ingegneria Civile magistrale presso l ’ Università degli Studi di Perugia > Cos ’ è il Li-Fi e quali sono ad oggi le applicazioni concrete di questa tecnologia di cui si sente sempre più parlare ? Risponde : Elisa Belloni , ricercatore di Sistemi
Elettrici per l ’ Energia presso l ’ Università degli Studi di Perugia > Il Li-Fi ( Light Fidelity ) è la nuova tecnologia di trasmissione dati senza fili che sfrutta la modulazione della luce LED per trasmettere informazioni in maniera veloce , sicura e sostenibile . L ’ innovazione sta nel fatto che si possa sfruttare l ’ onda luminosa al posto delle onde radio dei classici sistemi Wi-Fi e che la tecnologia LED consente una modulazione di intensità che varia così velocemente da non essere percepita ( non variano invece la frequenza e l ’ ampiezza dell ’ onda e di conseguenza non vi sono interferenze elettromagnetiche ), impossibile da ottenere usando le vecchie sorgenti . Lo spettro della luce visibile , infatti , è 10.000 volte più grande dello spettro radio e può raggiungere una velocità di trasmissione dati teorica massima di 10 Gbit / s in interno . Occorre ricordare che l ’ illuminazione LED per interni raggiunge intensità massime di 500 lux ( o poco più ), quindi modeste e facilmente “ sporcate ” da interferenze di luce naturale , mentre lo standard IEEE ( https :// ieeexplore . ieee . org / document / 6163585 ) prevede un massimo di 260 kbit / s in esterno . In realtà il termine Li-Fi è una sorta di “ bollino ” commerciale comunicativo e di conseguenza è preferibile usare l ’ acronimo VLC ( Visible Light Communication ). Va pure sottolineato che oltre alla VLC esiste la FSO ( Free Space Optics ) fatta con fasci laser , molto veloci e che viaggiano per lunghe distanze ( sempre nei limiti della visibilità ottica ). La definizione Li-Fi potrebbe portare a fraintendimenti anche perché alcune
Domanda posta da Fabio P ., progettista - Studio Progettazione Impianti Elettrici a Venezia > ll principio DNSH ( Do No Significant Harm ) “ prevede che gli interventi previsti dai PNRR nazionali non arrechino nessun danno significativo all ’ ambiente ”: cosa comporta tutto questo per la progettazione dell ’ illuminazione stradale ? Risponde : Carlos Alberto Loscalzo , CEO Signify Italia , Grecia e Israele > Sul sito Italiadomani . gov . it , nella sezione dedicata al Principio DNSH , è disponibile la Guida operativa DNSH ( Versione Ottobre 2022 ), la cui Scheda 28 è dedicata ai “ Collegamenti terrestri e illuminazione stradale ” e riporta in dettaglio i requisiti per l ’ illuminazione stradale , qualora l ’ intervento ricada in un Investimento per il quale è stato definito un contributo sostanziale ( Regime 1 ) oppure non è previsto un contributo sostanziale ( Regime 2 ). La Guida fornisce anche la Matrice di correlazione tra gli investimenti o le riforme e le Schede tecniche per consentire una immediata corrispondenza tra le Misure contemplate nel PNRR ( Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ) e le Schede Tecniche predisposte per ogni singolo
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