di appartenenza al fluire della vita ; non un luogo impenetrabile e forse retorico , bensì un luogo della vita .
L ’ allestimento della collezione storica cosa intende comunicare al pubblico anche non esperto ? Intende raccontare il perché un oggetto sia meritevole di essere in un museo . Non ci limitiamo alla sua celebrazione autoreferenziale , ma proponiamo un dialogo con il visitatore , che attraverso un vasto materiale a supporto può emozionarsi e capire il senso del design italiano .
Da presidente dell ’ ADI - Associazione per il Disegno Industriale , quali sono gli obbiettivi principali del museo nell ’ epoca post pandemica globale ? Al di là degli strumenti innovativi di comunicazione che l ’ emergenza pandemica ha imposto , l ’ obbiettivo resta sempre quello di essere parte della contemporaneità , delle grandi questioni della nostra società , del nostro pianeta . L ’ obbiettivo resta quello di contribuire alla costruzione di un mondo migliore , attraverso uno sviluppo sostenibile e responsabile .
Quando il design è sostenibile e come risponde all ’ emergenza ambientale ? Per la prima volta il Premio Compasso d ’ Oro si è dato un tema : sviluppo - sostenibile - responsabile . Sono temi che non si risolvono in ricette semplici ; temi che coinvolgono tutti con responsabilità non retorica e che vanno quindi affrontati senza retorica o steccati ideologici : spesso il politicamente corretto ci orienta verso soluzioni di corto respiro , mentre il nostro lavoro è proprio quello di offrire una riflessione più allargata possibile .
Artigianato e industria : dimensione umana e digitale sono convergenti nel design contemporaneo ? Come , quando e dove ? Il confine tra artigianato e industria non è più così marcato come un tempo ; standardizzazione e personalizzazione si incontrano ormai nella prassi industriale quanto in quella artigiana . L ’ inaugurazione del museo è stata un ’ occasione per sottolineare questa circostanza , esplorando il lavoro di Renata Bonfanti che , partendo dalla tradizione tessile più convenzionale , incontra la produzione industriale seriale e con essa crea prodotti straordinari .
Secondo lei , quali sono le lampade da tavolo e da terra che hanno modificato radicalmente la percezione dello spazio pubblico e privato ? “ Il catalogo è questo ”, direbbe Mozart . Difficile fare una selezione , ma semplificando direi certamente Arco per quanto riguarda le lampade da terra e Tolomeo tra quelle da tavolo .
ADI Design Museum come dialoga con il Museo del Design Italiano della Triennale di Milano al Palazzo dell ’ Arte , dal 1923 istituzione italiana dedicata al design , all ’ architettura e alla cultura contemporanea ? Un dialogo attivo e complementare . Abbiamo costituito , anche insieme alla Fondazione Musei d ’ Impresa , un ’ associazione dedicata proprio a organizzare un dialogo sia operativo quanto culturale .
Che ruolo ha la tecnologia nel design contemporaneo e come affronta la transizione ambientale e digitale ? Il design offre alla tecnologia un orizzonte di senso ; senza il design , la tecnologia resterebbe muta . Il design , in quanto prassi progettuale vasta e capace di un dialogo multidisciplinare , si presta come disciplina a comprendere la complessità della contemporaneità e a offrirci sintesi condivise e comprensibili .
ASSOCIATIONS / LUCE 339 19