Dispositivo per il parking management
di Geolumen posizionato in un parco ad
Amsterdam / Geolumen parking management
device located in a park in Amsterdam
i progetti una quota di questi investimenti
solo nelle aree di maggior pregio.
Un'illuminazione veramente intelligente,
basata su sensori di misura in tempo reale,
è per definizione un'illuminazione che è in
grado di ridefinire immediatamente le modalità
con cui si relaziona all'ambiente circostante,
in funzione delle condizioni ambientali.
A differenza di un'illuminazione basata su orari
predefiniti di regolazione, per sua natura rigida
e invariante rispetto ai bisogni della città
connessa, l'illuminazione intelligente può
determinare gradienti di connettività tra zone
diverse.
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Notevolmente. I risultati che arrivano dai
tanti impianti in funzione e gestiti da
sensori in tempo reale (illuminazione adattiva)
dimostrano che la riduzione delle emissioni
di CO 2 e di inquinamento luminoso può arrivare
con una temperatura di 4.000K, fino a portarsi,
lentamente fino alla mezzanotte, rendendo
tale variazione impercettibile, alla temperatura
più calda di 2.700K. Tutto ciò per limitare
la componente blu nello spettro della luce
emessa dai Led e limitare il più possibile
l'inquinamento luminoso e i disturbi che
tale componente genera alla flora e alla fauna
nelle ore notturne.
Raffaele Villa
LEF HOLDING S.r.l.
Sales Manager ICT & Smart City & IoT
La possibilità di utilizzare tecnologie open
e interoperabili che combinano sensori
ambientali permettono alla piattaforma Smart
di interagire a seconda della tipologia di
ambiente, attivando in modo automatico il
miglior scenario per quella precisa occasione.
La luce diventa così uno strumento per offrire,
in ogni momento, l'adeguato apporto di
illuminamento in relazione a ciò che succede,
a come si spostano persone e oggetti
all'interno della città e da un contesto urbano
all'altro, che può essere completamente
differente. Attraverso questa rete Smart la città
comunica "le proprie esigenze" in tempo reale,
e la luce, insieme ad altri sensori e attuatori,
si adegua, offrendo il miglior scenario per
quel contesto e in quel determinato momento.
In questo caso si parla di una reale "City
Automation".
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La possibilità di sfruttare il Cloud permette
di far interagire le diverse aree in modo
sinergico, creando una vera e propria "rete
neurale cittadina" che reagisce in real-time,
proprio come nel corpo umano. La città parla
e comunica al Cloud le proprie esigenze
attraverso la tecnologia abbinata alle luci dei
lampioni, riducendo con un dimming mirato
e oculato la luce quando non serve in modo
adattivo, nel rispetto, per esempio, della
normativa UNI 11248 che contempla il TAI
(traffic adaptive installation) e FAI (full adaptive
installation), in base al traffico e/o alle
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LUCE 331 / SPECIALE PAESAGGIO URBANO
condizioni meteo, oppure aumentando
l'illuminamento quando necessario, per
esempio in occasione di un attraversamento
pedonale. Insomma, una rete "neurale"
e nevralgica che sfrutta la pervasività
dell'illuminazione pubblica e delle reti
esistenti equipaggiandola con la tecnologia
IoT, per migliorare la qualità della vita delle
città e dei cittadini, aumentandone il grado
di servizio offerto nello stesso tempo.
La tecnologia che abbiamo messo a punto
affronta il tema del paesaggio urbano
e dell'inquinamento luminoso in relazione
a quanto succede nella città. Grazie alla UNI
11248 è possibile controllare e limitare
l'illuminazione, pur restando nel pieno rispetto
della sicurezza ambientale. Questi parametri
rimangono inalterati anche abbassando i livelli
di illuminamento per contenere gli effetti
dell'inquinamento luminoso. I protocolli TAI
(traffic adaptive installation) e FAI (full adaptive
installation) sono utili per gestire ciò che
riguarda il traffico veicolare e le differenti
condizioni meteo che si possono presentare.
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Paolo Di Lecce
REVERBERI ENETEC
CEO
Le differenze dovrebbero essere affrontate in
fase progettuale: un buon professionista e un
progetto di qualità possono assolvere bene a
questo scopo e, grazie ai Led, molto meglio che
nel passato. Il tutto poi viene filtrato, e a volte
stravolto, in funzione delle risorse disponibili.
Purtroppo, a volte si vedono dei "non progetti",
ovvero delle situazioni nelle quali non si
procede a fare delle scelte, cioè non vengono
allocate le giuste risorse nelle aree di maggior
pregio, per puntare a una maggiore efficienza
nelle altre. Per essere più chiari, ho avuto
esperienza di alcuni progetti dove, ad esempio,
la telegestione e i dispositivi di Smart City
vengono previsti "a tappeto" in tutti gli ambiti,
quando sarebbe più corretto prevedere per tutti
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a oltre il 50% rispetto a un impianto "non
intelligente". Sotto questo punto di vista,
l'investimento in illuminazione intelligente non
solo si ripaga in pochi anni, ma ha un enorme
valore per la salvaguardia per l'ambiente. Questi
dati sono stati comprovati grazie al progetto LIFE
DIADEME, finanziato dalla Unione Europea, che
ha visto a Roma EUR l'installazione di un
migliaio di dispositivi in grado di realizzare
un'illuminazione adattiva e maggiormente
sostenibile, oltre a consentire un monitoraggio
accurato di rumore, traffico e qualità dell'aria.
Antonio Royo
UVAX
CEO
Storicamente l'illuminazione è stata uno
degli elementi chiave che hanno distinto
il livello di valorizzazione delle Città. Bisanzio,
che nel 600 d.C. era la rinomata capitale
dell'Impero Romano d'Oriente, era
completamente illuminata nelle zone principali,
mentre le grandi città dell'Italia longobarda
(Cividale, Aquileia Concordia, etc.) erano
prevalentemente lasciate al buio o alla libera
iniziativa dei cittadini. La sicurezza stessa delle
città era determinata dall'illuminazione: le zone
scarsamente illuminate erano spesso terra
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