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Antonio Ialeggio GEOLUMEN Quando si parla di illuminazione urbana a Led è scontato parlare di versatilità della tecnologia. Il Led garantisce determinate caratteristiche variabili che sicuramente svolgono un ruolo attivo nella progettazione di spazi urbani, siano essi "centri storici" o periferie. Non solo l'estrema adattabilità, in termini di forma e dimensioni, del Led a modelli di "corpo lampada" molto eterogenei, ma anche la temperatura di colore e la multicromia (RGB) sono elementi che permettono di differenziare gli effetti dell'illuminazione artificiale. Avere un impianto di illuminazione interconnesso, con la possibilità di agire sui singoli punti luce e modificare i parametri di colore, intensità, programmare accensioni e spegnimenti, individuare punti luce ad hoc per effetti cromatici particolari non solo è possibile, ma dovrebbe essere obbligatorio. 1 Cosa si intende per "illuminazione intelligente"? Una lampada che sa quando accendersi o spegnersi, che regola il flusso luminoso in base a parametri esterni, che segnala un guasto per un rapido intervento. Per noi questa definizione non è sufficiente. Per noi una lampada davvero intelligente deve poter essere un punto di accesso a una rete di comunicazione più ampia, che possa veicolare informazioni eterogenee, alla base di servizi evoluti per i cittadini, con la garanzia di copertura del territorio urbano e la geolocalizzazione delle informazioni. Conoscere cosa succede sul territorio, ma anche quando e dove, con l'obiettivo di analizzare tali informazioni e pianificare • Terzo aspetto, che considero personalmente fondamentale, è quello che una buona e intelligente illuminazione riesce a fare in termini di comfort, sicurezza, capacità aggregativa e quindi terapeutica. Vivere serenamente spazi attrezzati, illuminati e sicuri, riduce il livello di stress e aumenta i momenti o occasioni di aggregazione. Questo è applicabile, anzi dovrebbe diventare uno standard, anche a scuole, uffici, etc. Ovviamente la sensoristica a supporto ne rende il funzionamento molto dinamico e funzionale alle condizioni metereologiche, di luce e presenza. Lo affronta rendendo disponibile ad altri servizi, che non siano la sola illuminazione, la rete che inevitabilmente i lampioni connessi mettono a disposizione. Il tipo di connessione non mette a disposizione bande importanti per trasmettere dati, e per questo occorre essere chiari e dire che non tutto quello che oggi chiamiamo Smart City può viaggiare sulla rete dei lampioni. Possiamo parlare di sensoristica: luminosità, presenza, allagamento sottopassi, lettura contatori, sensori ambiente, etc. tutto ciò che non ha bisogno di banda importante. Immagini, gestioni complesse di reti di sensori, gestione 2 Antonio 2 traffico o gestione rifiuti necessitano di strutture dedicate e diverse, perché la dimensione dei dati e la loro frequenza di lettura non possono essere supportate da una rete che nasce per il controllo lighting che, seppure dinamico o adattivo (TAI e FAI), non ha una banda importante. Ovvio è che la luce e i suoi percorsi urbani collegano la città e le sue aree, e se noi fossimo in grado di progettarli affinché possano diventare percorsi per eventi, aggregazione e sicurezza saremmo in grado di esaltarne le caratteristiche. Molto. Come prima spiegavo, le caratteristiche dei corpi illuminanti riescono oggi a offrire riduzioni di inquinamento luminoso decisamente importanti. Se accompagnassimo questo all'utilizzo della Luce Adattiva, ovvero riduzione automatica della luce secondo parametri ben stabiliti in ragione della diminuzione del traffico e della modifica delle condizioni climatiche, otterremmo risultati di risparmio e inquinamento luminoso ancora più importanti. Va detto che molti bandi oggi prevedono l'utilizzo della Luce Adattiva. L'impatto positivo sull'ambiente ne è la logica conseguenza, in termini di risparmio energetico e riduzione dell'inquinamento luminoso. 3 opportune azioni. E sicuramente l'assenza di cablaggi, ovvero una comunicazione wireless (senza fili), garantisce immediatezza di integrazione e risparmio di costi di infrastruttura. Le normative in materia disciplinano l'utilizzo della riduzione del flusso luminoso e la tipologia di armatura che deve evitare dispersione di luce (c.d. full cut-off). Nuove tecnologie stanno affermandosi soprattutto grazie all'interazione da remoto con il singolo punto luce, come ad esempio la possibilità di modificare la temperatura di colore delle piastre Led. Si può così iniziare 3 URBAN LANDSCAPE SPECIAL REPORT / LUCE 331 21