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Ohla Boutique Hotels , Barcelona , Spain 2016 Isern Associats

Abbiamo incontrato Maurici Ginés , direttore e fondatore di artec3 . Lo studio , nato in Spagna oltre vent ’ anni fa , ha oggi tre sedi operative : Barcellona , Londra e Città del Messico . Oltre 300 progetti tra interni , illuminazioni d ’ architettura e prodotti , decine di premi e riconoscimenti uniti alla continua ricerca di soluzioni innovative hanno reso artec3 una delle realtà più interessanti nel panorama internazionale della luce . Ginés ci ha parlato del suo lavoro , della sua esperienza e ha condiviso con noi anche qualche riflessione sul mondo del lighting design .

Quando è stato fondato lo studio artec3 e perché avete deciso di dedicarvi proprio alla progettazione illuminotecnica ? Ho fondato artec3 nel 1994 . All ’ epoca la progettazione illuminotecnica in campo architetturale non era solo poco riconosciuta , come purtroppo a mio avviso lo è tuttora : era praticamente sconosciuta . In Spagna il lighting design si limitava al solo ambito teatrale e dello spettacolo e non esisteva un ’ offerta di formazione accademica . La scelsi come professione perché era il percorso che mi permetteva di lavorare e sperimentare con la luce . Vedevo troppi spazi illuminati con il solo scopo di rispondere a una questione funzionale e ciò mi spinse a lavorare e a studiare la luce con una visione più ampia e complessa .
¶ INCONTRI

La luce secondo Maurici Ginés artec3

di Francesca Tagliabue
Photo © Álvaro Valdecantos
Come nasce un progetto illuminotecnico per il retail ? In primo luogo nasce da un ’ attenta analisi del brand . Nel retail è fondamentale che l ’ immagine del marchio sia ben riconoscibile e identificabile a prima vista , ma quasi inconsciamente . La luce in questo gioca un ruolo fondamentale . In secondo luogo è molto importante studiare i materiali e le finiture scelti per il progetto di interior , nonché gli elementi di arredo per l ’ esposizione dei prodotti in vendita . In un progetto illuminotecnico dedicato al retail normalmente lavoriamo con tre livelli di illuminazione : illuminazione ambientale , che è la tela base , l ’ illuminazione d ’ accento sul prodotto e l ’ illuminazione “ corporate ”, distintiva del brand , quella che crea l ’ atmosfera che diversifica uno showroom o un negozio da tutti gli altri . Evitando la banalità dei discorsi sulla qualità cromatica delle sorgenti luminose , ciò che è veramente importante per l ’ illuminazione ambientale è la temperatura colore , che è legata molto all ’ immagine e al messaggio che il cliente desidera trasmettere . Ogni brand lavora con contrasti diversi e livelli d ’ illuminamento e luminanze diversi . Poi c ’ è il tema degli apparecchi illuminanti e di come si integrano nello spazio . Sono visibili ? Decorativi ? Nascosti ? Riconoscibili ? Completamente integrati ? Tutti questi elementi vengono sempre costruiti in maniera sartoriale per giungere a un risultato unico . Non c ’ è una ricetta per realizzare un buon progetto di illuminazione . La professione del progettista illuminotecnico è paragonabile a quella di un sarto che fa abiti su misura .
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