SPAZIO FIAP
ecco come “ tagliare fuori ” l ’ Italia economica dalla competizione .
“ Lobby ” e fiancheggiatori al lavoro Tra le “ entità ” che possono anche essere rappresentate e viste come dei think-tank - dalle finalità eccelse , ma che si trasformano praticamente in strumenti lobbistici per effetto di maggioranze costruite e potenziali veti - e che possono pensare , attivarsi e agire in autonomia , troviamo ad esempio la Conferenza delle Alpi , che esprime tra i temi di suo primario interesse quello dei trasporti ma che , in tale ambito , agisce pre … scindendo il benessere economico derivante dall ’ aumento del traffico , promuovendo modalità di trasporto più sostenibili , in particolare guardando all ’ intermodalità , ma rinunciando alla costruzione di nuove autostrade o arterie di analoga capacità per il trasporto transalpino , al fine di ridurre gli effetti negativi e i rischi derivanti dal traffico interalpino e transalpino a un livello che sia tollerabile per l ’ uomo , la fauna , la flora e il loro habitat . Questa mission è ben esplicitata nell ’ articolo 2 , comma 2 della Convenzione delle Alpi firmata più di trent ’ anni orsono . Un ’ assemblea che ha da subito puntato a separare la crescita della domanda di trasporti dalla crescita economica . Ci chiediamo come si pone questa definizione rispetto al principio della libera circolazione
Al di là dei numeri , delle statistiche sui passaggi dei veicoli e delle valutazioni sull ’ insufficienza dei servizi intermodali attuali l ’ industria di questo Paese , non solo chi mette in movimento le ruote , è chiamata a fare il punto della situazione
Mappa del perimetro della Convenzione delle Alpi delle persone e delle merci nell ’ Europa prima comunitaria e ora , come piace ai più dire , unionale . Facciamo notare il verbo “ prescindere ” nel significato di “ lasciato da parte , separato , isolato da un elemento determinato ”. Un ’ espressione dal significato pesantissimo . Vale la pena indicare che nel think tank della Conferenza della Alpi , siedono anche rappresentanze politiche italiane ed europee , nell ’ ambito dei trasporti , delle infrastrutture e dell ’ ambiente ( www . alpconv . org ). Proseguendo il censimento delle entità interessate alle Alpi ( ridotto ma di effetto ), citiamo iMoniTraf ( www . imonitraf . org ), un ’ agorà creata qualche decennio dopo la Conferenza delle Alpi , espressamente mirata alla tutela dell ’ ambiente e al controllo della mobilità nello spazio alpino . Questa ha messo nel mirino proprio il trasporto stradale delle merci e persegue a tutta velocità la politica del “ chi inquina paga ”, proponendo e favorendo l ’ adozione di strumenti economici di controllo del traffico come pedaggi specifici e norme europee come la Direttiva Eurobollo . La Direttiva , insieme al sistema dei divieti e delle restrizioni al passaggio dei veicoli commerciali sulla direttrice nord-sud e viceversa già citati , rappresenta il pacchetto dagli effetti più distorsivi e dirompenti per il traffico delle merci . Argomenti veri , spina nel fianco del Trilogo europeo ( Consiglio , Commissione e Parlamento ) e in modo più diretto di qualsiasi commissario ai trasporti sia titolare di tale delega in sede europea , che , nell ’ esercizio di evitare interventi sconvenienti , parrebbero “ favorire ” l ’ alibi ambientale . È anche sufficiente ed esplicativo ripercorrere la storia e gli esiti legali dei divieti notturni in Austria , documento redatto dal Prof . Dr . Peter Hilpold , docente di Diritto europeo all ’ Università di Innsbruck , presentato da Unioncamere a Roma a settembre 2021 . Del resto , ditemi quale azione anche solo di tentata mediazione che contrasti con le tesi ambientali possa assumere una Presidente della Commissione Europea promotrice del Green Deal . Vale la pena citare tra i “ serbatoi
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