conosciuti , anzi , per meglio “ scrivere ”, ahi noi , obbligati . Tra questi , il traffico nella direttrice nord-sud-nord attraverso le Alpi , via strada e ferrovia , rappresenta una risorsa strategica e decisiva che ha assunto , nel tempo , caratteristiche di criticità estreme . Siamo di fronte a un tipico esempio di “ teoria del caos ”, per cui anche il solo annuncio di un ulteriore divieto , impedimento al transito stradale o limitazione al traffico su una direttrice ( necessaria o arbitraria che sia ) e di lavori di manutenzione su un ’ altra ( anche le infrastrutture invecchiano ) o ancora , di un ’ interruzione causata da un evento non programmato o indesiderato , provoca effetti dirompenti . Ricorsi , riunioni , notti insonni , ritardi e riprogrammazioni dei servizi di trasporto pesano sotto ogni punto di vista e si scaricano inesorabilmente sul tempo e sulla “ cassa ” di imprese e persone .
Un esempio chiaro sono i divieti e le limitazioni adottate dall ’ Austria-Tirolo , agganciati a pseudo-motivazioni ambientali , salvo poi lasciare le briglie sciolte ai soli propri operatori nazionali , che non usano certamente veicoli a trazione animale , quindi sono rumorosi e inquinanti allo stesso modo . Altrettanto esemplare , l ’ annuncio della calendarizzazione di lavori nel Tunnel del Monte Bianco , che provocherà la chiusura ipotizzabile di un trimestre all ’ anno … per i prossimi 18 ( diciotto ) anni . Ovvero , la proposta , che speriamo rimanga tale , degli “ slot ” prenotabili per il transito e il passaggio sull ’ A22 dei veicoli commerciali , accusati di generare problemi di traffico sull ’ asse , salvo poi scoprire che il peso dei passaggi delle automobili del flusso turistico è quasi cinque volte superiore a quello dei camion . Si , le Alpi . Una questione sulla quale intervengono molteplici problematiche - infrastrutturali , ambientali , di sicurezza , di interessi e peculiarità territoriali - che reclamano tutele a doppio angolo giro e sulle quali intervengono molteplici “ entità lobbistiche ”, non riconducibili ai Paesi il cui territorio è interessato dai rilievi alpini e che nel tempo ( dagli anni ’ 70 e in modo più intenso a partire dai primi anni ’ 90 ) hanno esercitato un ’ azione di interesse che sta trasformando una catena montuosa in una barriera naturale alle potenzialità dell ’ Italia quale Paese competitore vero nei mercati oltre confine . Perché taluni confini , checché se ne dica , sono ancora attivi nonostante il concetto di “ Unione ”. Per capire meglio lo scenario dal punto di vista geografico , ricorriamo alle immagini : è sufficiente guardare la cartina dell ’ Europa da una prospettiva inversa . Se poi tracciamo una linea immaginaria appena sotto alle Alpi , tutto è ancora più evidente :
Il traffico nella direzione nord-sud-nord attraverso le Alpi , sia via strada sia via ferrovia , rappresenta una risorsa strategica e decisiva che ha assunto , nel tempo , profili di criticità estrema
Per comprendere al meglio il peso dell ’ argomento Alpi dal punto di vista geografico , soprattutto per il nostro Paese , basta guardare la cartina dell ’ Europa da un punto di vista inverso , tracciando poi , una linea immaginaria appena sotto alle Alpi : ecco come escludere l ’ Italia economica dalla competizione
OGISTICA rasporti 7