FORMAZIONE
motecnico ”, la Carel con “ L ’ Umidificazione dell ’ Aria ” e “ Il Raffreddamento Evaporativo ”, la Caleffi con i volumi dell ’ ing . M . Doninelli , l ’ Aermec sin dal 1964 , la Carrier , la Woods , la Cazzaniga ora Watts , l ’ AICARR , la francese COSTIC , l ’ ASHRAE , la SMACNA . Queste aziende e associazioni andrebbero “ premiate ” per tale diffusione di conoscenza e per il superamento del grosso ostacolo costituito dalle difficoltà che si incontrano nel realizzare una qualsiasi opera editoriale di carattere tecnico . Gli editori disposti a sostenere i rischi e le spese per pubblicazioni termotecniche in Italia sono pochi , infatti , meno che le dita di una mano : le case editrici non sono più in grado di sostenere i costi di investimento poiché non c ’ è un reale ritorno a causa delle
NON SI TRATTA DI DEMONIZZARE LA VIRTUALITÀ E LA DIGITALIZZAZIONE , CHE AMPLIANO I NOSTRI ORIZZONTI DI LETTURA ED ESTENDONO LA REPERIBILITÀ DI TESTI A UNA PLATEA SEMPRE PIÙ AMPIA , MA È ANCHE VERO CHE TUTTO CIÒ CHE SCORRE SU UNO SCHERMO LO FA A UNA VELOCITÀ E IN UNA PROMISCUITÀ DI STIMOLI CHE MAL SI PRESTA AL REALE APPROFONDIMENTO DI TEMI E PROBLEMI vendite numericamente troppo a basso livello . Nonostante questa situazione è mio convincimento che tuttora si senta la necessità di avere in Italia un ’ opera completa del nostro settore , simile a quella che viene offerta negli Stati Uniti con le guide dell ’ ASHRAE . Una tale opera , offerta in lingua italiana e impostata con tutti i requisiti necessari per soddisfare le norme applicative e di sicurezza vigenti da noi , potrebbe dare un impulso enorme allo sviluppo del settore e a tutti i livelli , da quello scolastico e universitario fino ai laboratori sperimentali e di ricerca . Le resistenze a una simile iniziativa sono molte , e comprendono sia fattori economici sia fattori professionali , che non sono facili da superare .
LUNGA VITA AI LIBRI Da quanto sin ora affermato , si capirà che non sono del partito di chi crede che i libri abbiano le ore contate . Non si tratta di demonizzare la virtualità e la digitalizzazione , che ampliano i nostri orizzonti di lettura ed estendono la reperibilità di testi a una platea sempre più ampia . Ma è anche vero che tutto ciò che scorre su uno schermo lo fa a una velocità e in una promiscuità di stimoli che mal si presta al reale approfondimento di temi e problemi . Anche per questo , gli strumenti digitali non possono realmente sostituire i libri cartacei nella trasmissione del sapere . Non solo perché non è mai una buona idea affidare questa trasmissione a supporti destinati a obsolescenza programmata e rapida sostituzione . Ma anche perché , di un libro , non potranno mai acquisire il fascino : quella sensazione tattile e olfattiva che accompagna la portabilità e la funzionalità di un formato che ha attraversato i secoli , e che resta il primo alleato rispetto a ciò che conta davvero per un progettista : leggere e imparare .
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