FORMAZIONE
come strumento di apprendimento delle nozioni ricercate ; la risposta è in linea di massima negativa in quanto il manuale offre una visione abbastanza condensata dei concetti trattati .
IL WEB Purtroppo stiamo precipitando nella cultura telematica di internet e di colpo sembra che tutto il sapere che “ conta ” possa essere rintracciato in questo spazio virtuale relegando il libro ad una fonte o supporto di conoscenza meno importante . Assurdità ? Forse , ma è anche vero che nei secoli passati , quelle lingue che non sono state codificate in qualche forma di stampa sono divenute dialetti o sono scomparse . Lo stesso potrebbe accadere alla “ conoscenza ” che non riesce a codificarsi nella rete . Internet , nata nel 1969 , si chiamava allora Arpanet , dal nome dell ’ agenzia di ricerca americana che l ’ aveva progettata , l ’ Arpa ( Advanced Research Project Agency ); si fondava già sui protocolli che ancora la fanno funzionare , cioè il TCP / IP ( Transfer Control Protocol-Internet ),
NEI SECOLI PASSATI , QUELLE LINGUE CHE NON SONO STATE CODIFICATE IN QUALCHE FORMA DI STAMPA SONO DIVENUTE DIALETTI O SONO SCOMPARSE . LO STESSO POTREBBE ACCADERE ALLA “ CONOSCENZA ” CHE NON RIESCE A CODIFICARSI NELLA RETE ma non era ancora per tutti ! Si è dovuto attendere il 1993 , quando venne realizzato il primo browser con caratteristiche simili a quelle attuali , il Mosaic , e cioè il primo programma che permette di navigare tra i siti web . Da quel momento è sufficiente un computer e una connessione alla rete telefonica mediata da un modem per far parte della rete . E iniziano a connettersi anche i privati , non più solo le istituzioni e le accademie . Per regolamentare linguaggi , formati e dettagli di quello che poteva funzionare sul web viene fondato il Web World Wide Consortium , che ancora oggi svolge la propria funzione . In realtà si è solo aperto un nuovo “ canale informativo ” attraverso il quale riusciamo ad accedere alla conoscenza in modo più rapido , canale che si accosta ai media precedenti , senza appunto estinguerli . Sembra addirittura che , per così dire , il cerchio si stia chiudendo : dal libro su “ carta ”, al libro “ elettronico ” su video . Stiamo assistendo ad una trasformazione dei testi in ipertesti ricchi di collegamenti ad altri documenti in un rincorrersi senza fine di analogie e riferimenti . Ma non spaventatevi , con altrettanta probabilità il libro come lo conosciamo oggi non verrà mai completamente sostituito dal suo formato elettronico , se non altro per considerazioni di ordine meramente pratico : leggere su di uno schermo da computer è sempre un po ’ difficoltoso , dà fastidio agli occhi e occorre un computer , o un altro dispositivo specifico , mentre un libro lo si può leggere anche a letto o in treno , ha bisogno solo di un po ’ di luce e soprattutto non consuma energia e non si guasta mai , neanche se lo fate cadere da un tavolo . Alcune ricerche hanno dimostrato che la lettura su schermo è più veloce e meno lineare , mentre il cartaceo permette un miglior approfondimento di tematiche tecniche complesse . Umberto Eco ci rassicura : “ I libri si dividono in
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