L'Installatore Italiano Ottobre | Page 44

REFRIGERAZIONE
dell ’ evaporatore , tanto maggiore sarà la quantità di acqua che condensa sottoforma di ghiaccio portando ad una diminuzione dell ’ umidità assoluta UA ( g di acqua / kg di aria secca ) pur conservando un elevato grado di umidità relativa . L ’ ASCHRAE , ma non solo , fornisce le condizioni ottimali di conservazione di tantissime derrate alimentari e i tempi massimi di immaganizzamento ; quanto segue , però , può servire come guida generica :
Prodotti che si disidratano rapidamente , come la maggior parte della frutta e della verdura 4K < Δt 1
< 4,5 K Prodotti che richiedono circa l ’ 85 % di aria satura 5,5K < Δt 1
< 6 K Prodotti che richiedono un ’ umidità minore dell ’ 80 % U . R . o un essiccatore Δt 1
> 8 K Materiali non sensibili alla disidratazione Δt = 10 K o più
Un altro tema da prendere in considerazione , è la possibile riduzione della brina , o ghiaccio , dalle alette degli evaporatori ( sistemi ad aria ) o sulle tubazioni ( sistemi a liquido ) riducendo il valore del ∆t 1
, in particolar modo , laddove sono richieste temperature vicine al punto di congelamento , può essere vantaggioso progettarle con un salto termico sufficientemente basso da evitare la brina o il ghiaccio , sia per sicurezza intrinseca del sistema sia per semplificare lo sbrinamento .
EVAPORATORE Una volta stabilita , provvisoriamente , la temperatura di evaporazione , l ’ evaporatore può essere selezionato dai dati di catalogo o progettato allo scopo e la capacità nominale sarà proporzionale alla differenza di temperatura
tra il refrigerante e il mezzo raffreddato ( ∆t 1
). Poiché il mezzo raffreddato cambia di temperatura mentre passa sulla superficie più fredda , si dovrebbe eseguire un calcolo più accurato per un particolare carico termico ma oltre ad essere dispersivo , può essere inficiato da errori . Alcuni costruttori , per semplificare l ’ abbinamento degli evaporatori alle unità condensatrici , forniscono i dati dell ’ evaporatore come “ potenza nominale di targa ”, ovvero in kW / 1K , così facendo sarà sufficiente moltiplicare questa capacità per il Δt 1 tra l ’ aria in entrata e il refrigerante per determinare la capacità reale della batteria . Altri produttori di batterie , invece , forniscono grafici ( o tabelle ) da adottare per scegliere un corretto
∆t ml in funzione dell ’ umidità desiderata . La figura 1 illustra il significato di : ∆t 1 e ∆t ml
. In prima approssimazione , si può supporre che la “ potenza nominale di targa ” sia costante per tutto l ’ intervallo di lavoro dell ’ aeroevaporatore e ciò è sufficiente per fornire i dati di scelta per la selezione del compressore ; comunque è utile sapere che la “ potenza nominale di targa ” cambia con la portata di massa del fluido e , in misura minore , con la temperatura di lavoro . Fanno eccezione a questa regola le salamoie glicoliche , poiché la viscosità , e quindi il coefficiente di convezione interno si modifica notevolmente al diminuire della loro temperatura . Resta , comunque , sempre valida la regola che , nell ’ incertezza , è bene consultare il fornitore . In condizioni differenti da quelle previste , si potrebbe incorrere in un grosso errore , perché la valutazione di base è precisa solamente per un punto ben definito , quindi questa scorciatoia è bene adottarla solamente dentro il campo previsto dal costruttore . Nella figura 2 , è rappresentato un metodo per trovare il
Figura 1 - Valutazione di base dell ’ evaporatore e della media logaritmica ∆t ml
Figura 2 – Grafico del bilanciamento di un evaporatore con un ’ unità condensatrice ad aria
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