̇
̇ h 2 entalpia del vapore allo scarico del compressore di bassa [ kJ / kg ] Da cui si deduce che la quantità di fluido da far espandere è pari a :
mm !
̇ = " !
̇ (& ! ' & " ) (& " '& # )
[ 8 ] qq̇ = mṁ ( h ! − h " )
[ 9 ] a qq ̇ ! = mṁ ( h " − h # )
[ 10 ]
IL SOTTORAFFREDDAMENTO DEL LIQUIDO In una situazione del genere , è facile comprendere come possa essere vantaggioso ricorrere ad un sottoraffreddamento del liquido a spese di un ’ altra percentuale di fluido che si fa espande ; tale presupposto è rappresentato in figura 1 dal tratto 5 – 8 . In questo caso , però , bisogna prestare attenzione ad un particolare : la temperatura dell ’ ambiente dove è stata posata la tubazione del liquido . Accade infatti , alcune volte , che il liquido raggiunga una temperatura inferiore a quella dell ’ ambiente circostante e , in questo caso , il liquido scambierà calore con il vano circostante , riscaldandosi . Il controsenso di tale condizione è insito nel fatto che : da una parte si è spesa energia per il sottoraffreddamento , mentre se ne cede una certa quantità all ’ ambiente senza produrre l ’ effetto desiderato . Operando in questa maniera , comunque , viene incrementato l ’ effetto frigorifero da : con un incremento che può essere valutato come : qq̇ !! = mṁ ( h " − h # ) [ 11 ]
In questo caso le equazioni [ 7 ] e [ 8 ] si modificano rispettivamente come espresso nelle seguenti equazioni [ 12 ] e [ 13 ]
mm ̇ ! ( h " − h # ) = [ mm ̇ $ ( h $ − h " )] + [ mm " ( h % ̇− h # )]
[ 12 ] mm ! = [# !
̇ (' ! ( ' " )]+[# " (' # (' $ )] (' " (' $ )
Il sottoraffreddamento avviene dentro allo scambiatore intermedio ( figura 3 ) nel quale converge anche lo scarico del compressore di bassa ; tale scambio avviene tramite la miscelazione delle varie portate del refrigerante la cui condizione finale è calcolabile tramite
Figura 3 – Ciclo in doppio stadio con espansione parziale intermedia
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