L'Installatore Italiano Feb/Mar 24 | Page 44

PROTAGONISTI L ’ Intervista che essa dovrà sopportare per portare i kilowatt necessari alle utenze ”. “ Ma il problema è anche periferico ” sottolinea Socal “ In Italia non abbiamo l ’ abitudine a contatori domestici trifase con potenze oltre 6 kilowatt come in Germania , Svizzera e Francia e una pompa di calore che assorbe 2 o 3 kilowatt mette ovviamente in crisi una fornitura domestica dimensionata su uno standard di 3 kilowatt . Questo è un altro anello della catena che richiede un ’ attenzione specifica , perché è un fattore infrastrutturale piuttosto importante per rendere possibile l ’ adozione massiccia della pompa di calore .”
Cioè ? “ La riduzione dei fabbisogni di energia attraverso la coibentazione dell ’ involucro edilizio , la quale consente di contenere anche la potenza necessaria per il riscaldamento . Certo , anche questa è un ’ operazione che per quanto utile e necessaria comporta costi consistenti e difficilmente sarà possibile incentivare la posa di cappotti termici per tutto il patrimonio edile che ne necessita , perché l ’ incentivo andrebbe a sua volta finanziato con un gettito fiscale e quindi si trasformerebbe in un costo socializzato .”
Una situazione davvero delicata . “ Che non può essere ignorata però , perché altrimenti si corre il rischio di pensare che la decarbonizzazione e la transizione ecologica possano essere spesate da terzi come è successo in maniera illusoria con il Super- Bonus e questo è tanto falso quanto pericoloso .” “ Ma gli aspetti dei costi non sono l ’ unico punto delicato della faccenda ” incalza Finco , che allarga lo sguardo a un aspetto spesso trascurato , quello della potenza elettrica da produrre e distribuire per “ elettrificare il riscaldamento ”. “ Stiamo pensando di chiedere alle centrali ed alla rete elettrica di farsi carico del lavoro finora effettuato da un altro vettore energetico , il gas naturale appunto . C ’ è quindi da disporre di una potenza elettrica maggiore e questo è un aspetto che metterà la rete italiana in una condizione di stress , visto che già oggi importiamo notevoli quantità di energia e in futuro a fronte di un maggiore consumo dovremo acquistarne altra . E quello della produzione non è l ’ unico problema , perché poi abbiamo quello della rete di distribuzione e del carico
Ma le energie rinnovabili non possono se non sopperire almeno ridurre queste difficoltà ? “ Sicuramente possono fare la loro parte , ma non dimentichiamo ” - è sempre Socal a ragionare - “ che la maggior parte dell ’ energia rinnovabile sviluppabile localmente sul territorio nazionale verrà dal fotovoltaico e la quantità di energia che questa fonte può produrre durante la stagione invernale non è certo in grado di fare la differenza ”. Le prospettive sono quindi complesse . “ Sì , ma questa ( la decarbonizzazione ) è la strada decisa dall ’ Unione Europea per far fronte all ’ emergenza climatica e non possiamo cambiarla . Dovremo provvedere con un prodotto e una progettualità tecnicamente evoluti , ma non ancora così “ digeriti ” in un quadro più ampio economico e infrastrutturale ”.
E quindi è necessaria cultura tecnica per progettare , installare e manutenere le pompe di calore e gli impianti che esse richiedono in modo da rendere la loro adozione la più efficiente possibile . “ La cultura progettuale è delineata , l ’ abbiamo già detto più volte : la pompa di calore va inserita in un contesto in cui sia necessaria la minor temperatura di mandata possibile e quindi venga ridotta al minimo possibile la quantità di energia elettrica necessaria ” constata Socal , a cui si aggiunge Finco che rileva come “ Questo significa coibentazione e quindi cappotti termici , serramenti adeguati , ma anche ricambio d ’ aria per evitare che questo contenitore “ stagno ” si trasformi in un ambiente di accumulo di umidità dove nascono muffe con evidenti peggioramenti della qualità dell ’ aria e del comfort ”.
Che cosa significa questo ? “ Che le variabili progettuali e la metodologia per ottenere efficienza e coniugarla con il comfort sono chiare
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