L'Installatore Italiano Feb/Mar 24 | Page 43

Da sinistra : Dario Finco . Segretario ANTA
Laurent Socal , Presidente ANTA la strada è segnata , l ’ UE vuole decarbonizzarsi , quindi eliminare tutte le situazioni in cui il gas naturale e gli altri idrocarburi sono utilizzati per produrre energia termica . Ce lo chiede il pianeta prima ancora della legge , ma questa strada segnata è in salita , perché il percorso che ci si presenta davanti comporta alcuni passaggi impegnativi , sia sotto il profilo operativo , sia sotto il profilo economico , sia sotto quello tecnico-culturale ”.
Costi iniziali e costi d ’ esercizio “ Il kilowattora termico prodotto dalla combustione di gas naturale e quello prodotto da una pompa di calore alimentata dalle rete elettrica hanno oggi più o meno lo stesso costo ” osserva Finco “ e questo porta la pompa di calore a non essere appetibile economicamente per il consumatore finale ”.
Una valutazione piuttosto allarmante , che in qualche modo potrebbe disincentivare o “ raffreddare ” entusiasmi green ? “ Sicuramente una constatazione di cui tenere giusto conto , ma il quantitativo di energia termica necessaria deve essere contenuto attraverso un elemento di complemento all ’ adozione della pompa di calore , la coibentazione dell ’ edificio , che rende anche possibile utilizzare temperature di mandata più basse ” aggiunge Socal “ Non dimentichiamo che in Italia abbiamo un sistema di incentivazione fiscale che può supportare l ’ adozione della pompa di calore .”
Che però è “ orfano ” del superbonus … “ Il SuperBonus era una stortura e un ’ illusione che ha generato una situazione insostenibile e ha drenato risorse potenziali da forme di incentivazione e meccanismi già rodati . Non possiamo peraltro notare che le abituali aliquote di incentivazione che sono state proposte negli anni nel nostro Paese sono già generose rispetto a quelle che vengono prospettate in altri Paesi europei e questo vale per i più tradizionali Ecobonus . Dall ’ estero la “ generosità ” del 110 % è stata vista come decisamente fuori misura ”. Socal allarga ulteriormente il ragionamento : “ Vero è che oggi la pompa di calore è più impegnativa economicamente perché il costo iniziale del prodotto è nell ’ ordine delle molte migliaia di euro e non del migliaio come nel caso della caldaia . L ’ incentivo è quindi una forma di contenimento importante della spesa sarebbe ancor più efficace se fosse possibile utilizzarlo in combinazione con lo sconto in fattura , perché questo presenterebbe l ’ indubbio vantaggio di eliminare da subito una quota rilevante dell ’ investimento iniziale . Dispiace constatare che il SuperBonus ha drenato risorse al punto da non rendere più praticabile la formula dello sconto in fattura , diventato un onere insostenibile per le casse statali ”.
Quindi ora la scelta della pompa di calore è più data dalla sua sostenibilità ecologica che da quella economica ? “ Sì , ma la pompa di calore è un prodotto che non ha ancora raggiunto la sua maturità commerciale : sicuramente le sue caratteristiche tecnologiche sono già buone , ma il suo prezzo d ’ acquisto per kilowatt di potenza utile è ancora elevato . La rapida crescita del suo mercato dovrebbe portare a una riduzione del prezzo di acquisto , perché la competizione fra produttori si farà anche sull ’ economicità dell ’ adozione dell ’ uno o dell ’ altro marchio . Comunque non è assolutamente il caso di preoccuparsi , perché a livello progettuale è già chiaro che cosa dobbiamo fare .”
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