LIBERAMENTELIBRANDO Pi' rrite, pi' pplagne | Page 14

Gabriele Falco Pi’ rrite, pi’ pplagne Edizioni Cinque Terre Suono sordo di Z: tale consonante ha suono sordo o aspro quando è scritta nel seguente modo: Z. Es.: ZIO, ZOPPO, RAZZA (pron.: TSÌO, TSOPPO, RÀTTSA). Suono sonoro di Z: quando detta consonante viene indicata come segue: Z, allora la sua pronuncia è sonora o dolce. Es.: ƵAINO, ƵERO, RAƵƵO (pron.: DŚÀINO, DŚÈRO, RÀDDŚO)1 Le vocali atone di fine parola o nel mezzo della stessa, che si trascrivono con una E capovolta (Ǝ), si pronunciano come vocale centrale indistinta o semiaperta. Cfr. il napoletano MESƎ, RUSSƎ, KRIRƎ (ital.: MESE, ROSSO, CREDI). Nel presente volumetto, per non creare ulteriori difficoltà al lettore, è stata ignorata la trascrizione ‘‘Ǝ’’, mettendo al suo posto la ‘‘E’’, che però va letta con suono indistinto. Es.: SPALLƎ, CITELƎ, DUMANƎ. Una pronuncia pressappoco simile alla vocale àtona indistinta si può riscontrare in alcune parole francesi come HOMME, MONDE (pr.: OMM, MÒND). La semiconsonante o semivocale “J” è l’esito, comune ai dialetti dell’Italia centro-meridionale, dei nessi latini L + I, D + I, C + L (FAMILIA = famije; HODIE = wuje; ECCLESIA = kkjise). Essa ricorre anche in presenza di parole che in italiano hanno il dittongo “IE” e “IO” in posizione tonica o àtona, immediatamente dopo una consonante occlusiva velare 1 La “S” sormontata dal segno ´ (= ś ), ha un suono sonoro o dolce come in “DESDEMONA”. 13