Gabriele Falco
Le bertoniane
Edizioni Cinque Terre
Ma quella che di lì a poco risuonò per l’intero Piano fu
un’esclamazione di Silenzio, che gelò i padroni della
masseria e smorzò ogni entusiasmo dei trescatori:
<>.
E chi si voltò poté vederlo, tutto intento a contemplare,
con uno stupore nel volto uguale a quello che hanno i
bambini quando scorgono una cosa insolita per loro, la
forchetta stagliata nell’aria come uno stendardo e nei cui
denti era attorcigliato un lungo capello.
Silenzio intanto, come se non ci fosse nessuno attorno a
lui, con una smorfia di ribrezzo disegnata sulla faccia,
prese il capello tra il pollice e l’indice dell’altra mano e,
dopo averlo scrutato da tutti i lati, lo gettò per terra, dietro
di sé; facendo poi spallucce, per minimizzare l’accaduto,
come per dire: <>, poiché si era
reso conto che aveva attirato l’attenzione di ognuno. In
maniera particolare, aveva incrociato lo sguardo di
Ermando
del
Farindolese,
che
sembrava
volerlo
rimproverare per quella uscita inopportuna. <