Gabriele Falco
Le bertoniane
Edizioni Cinque Terre
in piedi>>; e <>, erano soliti ripetere gli anziani.
Quello del pranzo era il momento più atteso dai
trescatori, molti dei quali a casa propria la carne e un sugo
così denso se li sognavano anche la Domenica o negli altri
giorni di festa. Per qualcuno era già troppo se riusciva a
mangiare in questa maniera due volte all’anno: a Natale e
a Pasqua.
Silenzio non era uno che se la passava male e a casa sua
magari non compariva spesso carne di pecora, di agnello o
di capretto, ma una volta alla settimana un pollastro e un
bicchiere di vino non mancavano mai a tavola.
A ogni modo era sempre una festa, per lui, vedersi
davanti un bel piatto di bucatini conditi con il sugo di
carne e accompagnati da qualche bel fiasco di vino rosso.
Se poi ai maccheroni si univano anche dei lazzaretti18
freschi, che lui mordeva e masticava avidamente, tra una
forchettata e l’altra, era una vera goduria! E quel giorno di
lazzaretti ce n’erano in abbondanza, ce n’erano.
18
Lazzaretti = peperoncini piccanti.
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