Gabriele Falco
Le bertoniane
Edizioni Cinque Terre
ad attaccare i manòppoli6 e a gettarli sull’aia, dopo averli
infilzati con il forcone! Era un diavolo, era! La gente, per
stargli appresso, doveva sudare sette camicie, altro che!
Con quel fazzolettone a quadri rossi annodato per il
davanti e per il di dietro sulla testa e completamente
inzuppato; quella faccia uguale a una paurosa maschera di
carnevale (perché, sudata com’era, vi si appiccicava una
mescolanza di polvere e cama7) e in cui spiccavano una
boccaccia dai denti aguzzi bianchi bianchi contornati da
due labbroni violacei, e due occhiacci arrossati e lucenti
simili a carboni ardenti che sprizzano scintille; con quel
collo abbrustolito e solcato da mille pieghe come quello di
un Lacrimante;8 con quel torace nudo e sgraziato colorato
come un mattone appena uscito dalla fornace, sul quale
brillavano certi pelacci neri neri e arruffati; con le
gambette corte e secche come quelle di un caprone che si
intuivano sotto i pantaloni di fustagno scuro;
e quei
ripetuti e possenti <> che seguivano ogni
6
Manòppoli = manipoli, covoni.
Cama = pula.
8
Lacrimante = spirito benigno un tempo molto popolare tra i
contadini dell’Area Vestina.
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